Il consigliere comunale Malandrone interviene sull’idea di fare ugualmente il “Settembre astigiano” (mentre delle scuole tutto tace)
Che la strada per organizzare ugualmente il “Settembre astigiano”, con Douja d’Or, Palio e Sagre fosse in salita è scontato, ma al di là dei DPCM, delle normative sul distanziamento sociale, dei limiti imposti da una situazione economica drammatica forse nessuno si aspettava i dubbi sollevati dalla politica e dall’opinione pubblica.
Quest’ultima si riassume facilmente nei tanti commenti, contrari all’idea di organizzare comunque il “Settembre astigiano”, che gli astigiani stanno lasciando sulla nostra pagina Facebook, ma adesso anche il consigliere comunale di minoranza Mario Malandrone (Ambiente Asti) interviene sul caso, non senza ironizzare su ciò che potrebbe succedere a settembre se le scuole non dovessero riaprire.
“Scuole? Cirio ha problemi più importanti: il baciuà, la rustica, l’acciuga e il fritto misto – commenta Malandrone in una nota inviata ai giornali – Avremo problemi a far rientrare i ragazzi a scuola a settembre, ma potremo contestualmente, allegramente, sgomitare per la rustica ai formaggi o per il baciuà. Ci sono due cose che nelle memorie di tutti noi ricordano settembre: la scuola e il Settembre astigiano: il secondo è salvo, la prima non lo sappiamo ancora”.
I dialoghi surreali tra insegnanti e alunni
Malandrone, che è professore di Matematica ad Asti, commenta la decisione di organizzare le principali manifestazioni astigiane usando dialoghi surreali che si immagina potrebbero nascere nell’eventualità che le scuole non aprissero, ma le Sagre fossero comunque organizzate con un nuovo format.
Dialoghi surreali tra professori e studenti tipo: “Lo so che all’aula 3 vuoi fare trigonometria, ma dovrai vederla da casa… però sabato allo stand n.3 puoi senza sgomitare e fare una coda sinusoidale per il vitello tonnato”.
E ancora: “Lo so ragazzi, che la scuola in presenza è importante, ma Cirio più che alle aule, a giugno si è dedicato alle casette delle sagre, perché mica potevamo rinunciare al più grande ristorante all’aperto del mondo”.
Malandrone ne ha anche per il ministro della publica istruzione Lucia Azzolina: “Se la ministra Azzolina capisse cosa sono le Sagre, farebbe in piazza del Palio tante belle scuolette contadine, una sagra tutto l’anno”.
“Ecco una bella idea, – conclude il consigliere comunale – dopo il ristorante più grande del mondo finalmente la scuola all’aperto più grande del globo e per merenda frittelle il lunedì e il giovedì; il martedì e il mercoledì la torta dell’abbondanza; il venerdì la soma d’aj (che è giorno di digiuno) e per le prestazioni scolastiche più impegnative lo Zabaglione di Revignano. Queste contraddizioni ci ubriacheranno nel Settembre astigiano? Io spero di no”.