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Cronaca
Tribunale di Asti

Asti, oggi torna in aula il gioielliere di Grinzane: attesa per gli esperti balistici

Riprende la Corte d’Assise. La precedente udienza è stata quella in cui è stato trasmesso il video choc della rapina e del duplice omicidio

Oggi  torna a riunirsi la Corte d’Assise di Asti per una nuova udienza a carico di Mario Roggero, il gioielliere di Grinzane Cavour che ha ucciso due uomini e ferito un terzo nel corso di una rapina nel suo negozio.
Il processo riprende mentre i giudici togati, quelli popolari, pm e avvocati insieme alle parti civili, hanno ancora negli occhi quegli 8 minuti di video trasmessi nella precedenza udienza alla vigilia di Natale.
Un video montato dal consulente della Procura Giuseppe Dezzani, assemblando i filmati delle varie telecamere di videosorveglianza che hanno ripreso l’intera sequenza. Si vede arrivare la Ford Fiesta bianca a tre porte e parcheggiare in una via sulla quale si affaccia l’uscita secondaria del negozio. Ne scende un primo rapinatore che entra nella gioielleria dove, al banco, ci sono moglie e figlia di Roggero. Con un pretesto si fa mostrare qualche rotolo di gioielli; poco dopo entra il secondo rapinatore che estrae subito un taglierino e minaccia la moglie di Roggero poi, insieme all’altro che nel frattempo estrae una pistola (che si rivelerà giocattolo), legano le mani delle due donne. Nel frattempo vanno nel laboratorio sul retro, dove si trova Mario Roggero. La figlia torna in negozio e tenta più volte, con il piede, di azionare il sistema automatico di allerta rapine anche se, si scoprirà più tardi, non funzionerà. Subito dopo si vede il gioielliere avvicinarsi alla cassa ed aprire il cassetto sotto, dove si trova una pistola (questa vera). Poco prima entra anche il terzo rapinatore che, ad un segnale dei complici, si avvicina con uno zaino dentro il quale vengono messi gioielli per un valore commerciale di circa 70 mila euro. Poi si danno alla fuga ma Roggero esce subito dopo loro e comincia ad esplodere colpi: 5 in tutto, tanti quanti contenuti nel tamburo del revolver per il quale, scopriranno in seguito i carabinieri, non aveva il porto d’armi nè il permesso di detenzione. Spara prima al posto del guidatore, mandando in frantumi il finestrino, poi si sposta sull’altro lato della vettura e spara ancora. Il primo rapinatore, Giuseppe Mazzarino, cade subito a terra, dietro l’auto. Andrea Spinelli prova a fuggire ma sviene all’angolo della strada, sulla via principale di Grinzane. Qui Roggero lo raggiunge e gli sferra qualche calcio alla testa, lui reagisce, si rialza, hanno una breve colluttazione, e prova a fuggire ma dopo pochi passi cade a terra, esanime. La fuga riesce solo al terzo rapinatore, Alessandro Modica, che percorrerà a piedi diverse centinaia di metri prima di chiedere un passaggio ad un automobilista che lo porterà fino ad Alba, sotto casa dei genitori. Si farà medicare all’ospedale di Savigliano dove i carabinieri lo arresteranno. E’ stato lo stesso gioielliere a chiamare il 112, la cui telefonata è stata riproposta in aula : «Venite, vi sto aspettando. Ci sono due morti, uno è scappato ma ne sono morti due”. Uno dei carabinieri intervenuti, ha rivelato che il gioielliere mentre attendeva l’arrivo dei carabinieri è andato verso la Fiesta bianca ha preso il rotolo di preziosi, lo ha riportato in negozio salvo rimetterli sull’auto prima dell’arrivo delle forze dell’ordine.

Nell’udienza di oggi verranno sentiti i periti balistici per ricostruire l’esatta sequenza degli spari.

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