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Scippo alla fermata del pullman e in via Arduino falso tecnico deruba pensionata
Cronaca

Scippo alla fermata del pullman e in via Arduino falso tecnico deruba pensionata

E’ accaduto ancora. Un’altra signora avvicinata, colta di sorpresa per strada e aggredita per essere derubata. Scippata della catenina che portava al collo. Nel pomeriggio di mercoledì, intorno

E’ accaduto ancora. Un’altra signora avvicinata, colta di sorpresa per strada e aggredita per essere derubata. Scippata della catenina che portava al collo. Nel pomeriggio di mercoledì, intorno alle 17, un’anziana donna, un’ottantenne che vive nel quartiere di corso Alba, si trovava alla fermata dell’autobus di via Terracini. Una delle vie principali della zona, su cui si affacciano case e palazzi, negozi, parcheggio, la chiesa, giardini e parco giochi. Molto frequentata, in particolare a quell’ora pomeridiana. Un ambiente e una situazione che lasciano trasparire senso di sicurezza. Ma che, di questi tempi, diventano teatro, così come era stato anche in corso Einaudi, in corso Gramsci e in corso Casale, di episodi certamente poco piacevoli.

Accanto allo spavento e al rischio per la propria incolumità di fronte ad uno scippo o una rapina, anche il dispiacere, da parte soprattutto di anziane signore, di vedersi private di oggetti di valore che rappresentano anche ricordi e legami affettivi. Lo si intuisce, il senso di avvilimento, guardando chi si asciuga le lacrime dopo aver presentato denuncia e raccontato lo scippo subito. Così è accaduto in via Terracini. La signora è stata all’improvviso avvicinata da un uomo, giovane, che le ha strappato di dosso la collana che portava e si è dato poi rapidamente alla fuga. Allo stesso modo altre quattro donne sono state derubate della collana, nel giro di un mese (due in corso Gramsci, una in corso Einaudi e un’altra in corso Casale).

In questi giorni si è registrata anche una nuova truffa ai danni di anziani. Una donna si è presentata a casa di una pensionata di 82 anni che vive nella zona di via Arduino, fingendo di dover controllare il contatore del gas: ma era solo una scusa, per entrare nell’abitazione e derubare la famiglia. Aiutata forse da un complice, la donna è riuscita nel suo obiettivo. E alle vittime non è rimasto altro da fare che denunciare alla polizia l’accaduto.

Marta Martiner Testa

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