Freddo e pioggia hanno rovinato i piani agli astigiani che speravano di trascorrere la Pasquetta tra pic nic e grigliate. Così in tanti hanno ripiegato sulla cultura, puntando allindirizzo corso
Freddo e pioggia hanno rovinato i piani agli astigiani che speravano di trascorrere la Pasquetta tra pic nic e grigliate. Così in tanti hanno ripiegato sulla cultura, puntando allindirizzo corso Alfieri 357: Palazzo Mazzetti è stato preso dassalto da ben 468 visitatori nei giorni di Pasqua e del lunedì dellAngelo, un risultato significativo per Asti nel Seicento, la mostra inaugurata il 12 aprile nelle sale del piano terra e del piano nobile. Oltre una ventina le tele esposte, tutte provenienti dal patrimonio delle chiese sul territorio astigiano, opere di autori liguri e lombardi.
Ad accogliere i visitatori, una prima sezione che individua i numerosi edifici religiosi presenti nella Asti del XVII secolo. Oltre a una riproduzione del Theatrum Sabaudiae a una sua preziosa copia a stampa a Palazzo Mazzetti è presente anche una fotocomposizione opera di un gruppo di studenti del Liceo Artistico Benedetto Alfieri. La tavola, di grandi dimensioni, si deve agli alunni della 3G Gaia Brusasco, Michael Marata e Silvia Cavigiolo, che insieme ai docenti Marco Vergano e Pasquale Riso hanno realizzato una visione aerea della città attuale, in cui sono evidenziati gli edifici religiosi storici ancora presenti oppure quelli scomparsi rispetto al tessuto urbanistico del 1682.
«Il processo di localizzazione raccontano i ragazzi è stato un interessante percorso formativo di grafica, difficile ed intricato, visto che molti edifici storici scomparsi si trovavano nel Seicento in luoghi dove oggi nel 2014 il tessuto cittadino si presenta nettamente differente.» Asti nel Seicento resterà aperta fino al 28 settembre, da martedì a domenica, con orario 10.3019.30. Il biglietto intero costa 5 euro, il ridotto 3. Sono previste visite speciali rivolte alle scuole a cui si abbinano laboratori per gli studenti.
e.in.