L'edizione è la numero 441, ma il conto poco importa. Certo, invece, è l'appeal che il "Polentonissimo" di Bubbio riesce a risvegliare, all'inizio della primavera, tra i tanti
L'edizione è la numero 441, ma il conto poco importa. Certo, invece, è l'appeal che il "Polentonissimo" di Bubbio riesce a risvegliare, all'inizio della primavera, tra i tanti appassionati di un enoturismo che guarda a storia e cultura. L'appuntamento con il secondo dei quattro happening della Langa Astigiana che hanno come base la polenta e i suoi intingoli è per domenica 27 aprile.
L'antica tradizione, che dal 1573 grazie al marchese Bartolomeo della Rovere anima il paese, si avvale ogni anno di continui rinnovamenti.
L'unione di gusto, divertimento e cultura sarà il filo conduttore della giornata. Si parte presto, alle 8 del mattino, con la preparazione della frittata di 3 mila uova, 80 chili di cipolle e 120 di salsiccia. Le vie del paese ospiteranno il mercato del borgo che ripropone le botteghe delle attività contadine, le mostre d'arte, il banco di beneficenza. Alle 12 i cuochi della Pro Loco accenderanno il fuoco sotto il grande paiolo che accoglierà i 15 quintali di farina di mais "Ottofile" necessari per cuocere il "polentone".
Intenso il programma. Alle 12,30 la lettura dell'editto annunciante l'inasprimento delle tasse e dei dazi mentre, alle 14, un gruppo di calderai giunto nel borgo durante la notte si riunisce in piazza con la popolazione, anch'essa stremata dalla miseria, e decidono di recarsi presso il signore al castello. Il castellano ordina alle guardie di lasciare entrare il capo del popolo e che gli sia consegnata la farina di granoturco per sfamare, con un'enorme polenta, non solo i calderai ma, tutti gli abitanti ed i passanti. Il capo del popolo invita allora il Castellano a visitare di persona i suoi sudditi. La sommossa popolare si placa.
Alle 15,30 spettacolo musicale con gruppi folcloristici, presentazione del 94° piatto in ceramica ed esibizione degli sbandieratori di Corte dell'Asta di Asti Lo scodellamento della polenta, dopo i riti, la rievocazione storica e il "si" del marchese, verso le 17. Anticipo di "Polentonissimo" alla vigilia. Dalle 21 di sabato serata nel Borgo Antico, con cena, degustazioni e mercato d'epoca.