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Dai knockout ai live, proseguel’avventura tv di Stefano Corona
Cultura e Spettacoli

Dai knockout ai live, prosegue
l’avventura tv di Stefano Corona

Di lui Noemi ha detto che "il suo falsetto è un marchio di fabbrica." Non a caso, ha superato brillantemente uno step dopo l'altro. Stefano Corona, 27 anni, talento tutto astigiano, di

Di lui Noemi ha detto che "il suo falsetto è un marchio di fabbrica." Non a caso, ha superato brillantemente uno step dopo l'altro. Stefano Corona, 27 anni, talento tutto astigiano, di Castell'Alfero, continua la propria "avventura," nel team di Noemi, tra i cantanti protagonisti di The Voice of Italy, programma in onda su Rai 2, nel cui ambito è riuscito ad arrivare alla fase Live, che prenderà il via domani sera, mercoledì. Un traguardo seguito alle Blind Audition, le Battle e i KnockOut. Questi ultimi hanno coinvolto 40 concorrenti, prevedendo, via via, la sfida tra due cantanti della stessa squadra e l'eliminazione di uno di loro. In 20 si sono quindi aggiudicati il diritto di accedere al live. Tra questi, lo stesso Stefano, che ha vinto contro Andrea Veschini. Così il giovane astigiano, che da tempo ha scelto di fare il cantante per professione e che nel 2011 aveva avuto un'esperienza ad Amici, ci ha parlato di questa avventura mentre sulla rete impazza un flash mob realizzato da alcuni fan astigiani in supporto al talento di casa nostra (guarda il video).

Stefano, come stai vivendo il momento?
Per me è un po' una sorpresa. Non mi aspettavo nulla e invece, "step by step," mi trovavo sempre nella fase successiva del programma.

Nella puntata dello scorso 30 aprile sei stato ammesso alla fase finale dei Live. Com'è andata?
Ho portato una canzone che mi ha permesso di giocare con la voce, divertirmi e riuscire a convincere Noemi a scegliermi.

Come ti prepari ora al Live? Hai qualche preoccupazione al riguardo?
In questa fase del programma, in cui le puntate non saranno più registrate, entrerà in gioco il televoto. E' quindi in dubbio il riscontro da parte del pubblico, che nell'occasione invito a votare mercoledì sera. Mi preoccupa inoltre il calo di voce, che purtroppo mi è sopraggiunto. Il brano che porterò e che non posso svelare è molto impegnativo e mi mette abbastanza alla prova, ma è d'impatto e mi permette di valorizzare cosa so e posso fare.

Come definiresti il tuo stile o cosa ti contraddistingue?
Nasco come interprete e riesco a mettere il mio marchio su ciò che ripropongo: in particolare, come cover con la band, sia per l'arrangiamento sia per l'aspetto vocale. Mi sono inoltre cimentato nella scrittura di musica e testi, favorendo così la personalizzazione.

Quale l'emozione più grande e la circostanza più difficile in questo percorso?
La prima sicuramente durante l'audizione iniziale, nella speranza che una delle quattro poltrone e quindi uno dei coach si girasse. Per me, si sono girati tutti e quattro. E' stata una cosa inaspettata e davvero emozionante. La seconda invece riguarda il passaggio dai KnockOut al Live: oggettivamente siamo tutti molto bravi e quindi la sfida è impegnativa.

Che genere di coach è Noemi?
Perfetta. Lascia spazio a ciò che siamo noi dal punto di vista artistico e dà il proprio consiglio, preservandoci al massimo.

Cosa ti sta dando questa esperienza?
Sicuramente è una crescita professionale, perché ci si mette in gioco, si hanno ritmi di lavoro diversi dal passato, ci si rapporta e confronta con figure di un mondo estraneo. Il tutto aiuterà in futuro per le esperienze che si spera arriveranno. Inoltre, è un grande arricchimento emotivo, comunque vada.

A prescindere da come finirà questa avventura, cosa ti aspetti o che programmi hai in seguito?
Spero che si proponga qualche produttore, per fare uscire brani già pronti o per crearne ad hoc in vista di un ipotetico album e che questo percorso si traduca in un vicolo sterrato, se non in una strada, per dare almeno una piccola svolta a quella che è la mia attività.

Manuela Zoccola

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