Un tuffo nel passato l’appuntamento che il festival Contro ha in cartellone per domenica: Edoardo Vianello, celebre per il suo brano “I Watussi”
In origine era la festa di San Bartolomeo, dal nome del borgo nuovo nato ai piedi di Castagnole Lanze. A trasformare quell’evento in “Contro”, festival della canzone d’impegno, fu l’ispirazione di Augusto Daolio. Il fondatore dei Nomadi riuscì negli anni Sessanta a dare vita a un evento che avrebbe ospitato artisti del calibro di Luciano Ligabue, Vasco Rossi, Zucchero Fornaciari, Claudio Baglioni, Fabrizio De André.
La stessa band è stata protagonista in modo ininterrotto di “Contro”, e sabato tornerà sul palco per il suo 42esimo concerto castagnolese (21.30, ingresso 18 euro). Certo, la formazione non è più la stessa di allora: resiste il tastierista, Beppe Carletti, insieme a Daolio fondatore del gruppo cui venne attribuita la cittadinanza onoraria. Apriranno la serata gli artisti Matteo Rovatti, Ylamar e Valentina Curzi.
Ma già questa sera, venerdì, la piazza risuonerà delle note di un big della musica internazionale. Goran Bregovic con la sua “Wedding and funeral orchestra” (ore 21.30, ingresso 20 euro) proporrà dal vivo il suo inconfondibile folk rock, frutto di una storia personale e artistica che lo ha portato a contatto con le eterogenee culture della sua terra. Prima l’esperienza in diversi gruppi jugoslavi, poi autore di colonne sonore per i film di Kusturica, Bregovic è diventato un artista imperdibile per chi ama le sonorità mediterranee e balcaniche.
Prima di lui, si esibirà sul palco di Castagnole la Kachupa band: piemontese di origine, nasce con lo sguardo (e la musica) rivolta verso il mondo. World music è infatti il genere che la fa conoscere sui palchi che condivide con Modena City Ramblers, Eugenio Finardi, Vinicio Capossela, e globale è l’impegno che dimostra verso numerose cause umanitarie.
Sarà invece un tuffo nel passato l’appuntamento che il festival Contro ha in cartellone per domenica: Edoardo Vianello, celebre per il suo brano “I Watussi” sarà sul palco con la moglie Wilma Goich, un duo attivo negli anni Settanta con il nome di I Vianella e ricostituito nel 2014 (21.30, ingresso libero). Il ritorno sulle scene è accompagnato dalla pubblicazione di un nuovo disco, “C’eravamo tanto amati”, che contiene tutti i successi dei Vianella insieme a due brani inediti, “Inutilmente mia” e “La luna va”.
A Castagnole Lanze si suonerà anche lunedì sera, ospite l’orchestra spettacolo Diego Zamboni, mentre martedì si ripeterà il tradizionale appuntamento della grande notte del ballo occitano. Di scena i Lou Dalfin, la formazione che ha saputo portare al grande pubblico temi e suoni delle valli alpine piemontesi; con 34 anni di carriera alle spalle, lo scorso aprile hanno pubblicato il loro nuovo album “Musica Endemica”. Si chiuderà mercoledì con il rapper Salmo.