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Stasera Canelli aspetta l’assediocon una festa ai piedi del Castello
Cultura e Spettacoli

Stasera Canelli aspetta l’assedio
con una festa ai piedi del Castello

In barba alle polemiche che continuano a fioccare intorno al nuovo canovaccio, l’Assedio di Canelli si presenta alla città in una serata in suo onore. Oggi Canelli si prepara al Seicento con la

In barba alle polemiche che continuano a fioccare intorno al nuovo canovaccio, l’Assedio di Canelli si presenta alla città in una serata in suo onore. Oggi Canelli si prepara al Seicento con la serata “Aspettando l’Assedio”. Alle 18 in piazza Cavour gli organizzatori illustreranno ai canellesi la trama della nuova edizione che con sé porta nuovi personaggi, tra i quali anche una strega. Come già era trapelato, quest’anno sono state eliminate le due grandi battaglie, per questioni di budget, privilegiando invece la linea della teatralizzazione. In pratica ci sarà più animazione per le vie della cittadina assediata, con un nuovo copione reso possibile dagli oltre cinquecento figuranti dei 15 gruppi storici provenienti da tutta Italia. «A dispetto di quanto è stato detto, l’edizione 2015 sarà un ritorno al passato, a quello che fu l’Assedio dei primi anni» spiega Walter Meschiati regista della manifestazione, che insieme al direttore artistico Gianni Cepollini Presidente della Compagnia Terzo Millennio curerà la manifestazione.

L’Assedio si animerà sì di nuovi personaggi ma la rievocazione, dicono Meschati e Cepollini, rispetterà l’ossatura dell’evento storico. Solo verrà apportato qualche fronzolo in più come la storia d’amore che impegna il Capitano delle guardie alla figlia del Podestà, l’arrivo di oscure presenze, sabba ed esorcismi. «Negli ultimi anni si è puntato tutto sulle due battaglie nei prati Gancia a discapito della teatralizzazione. Terminati gli scontri bellici, però, finiva l’intrattenimento. Ora vogliamo coinvolgere il pubblico per tutta la durata della festa» continua Meschiati. Ecco quindi che per la gioia dei nostalgici torneranno le bancarelle e gli spettacoli lungo la Sternia, la bella via panoramica che porta al Castello Gancia. Qui si alterneranno danzatrici e antichi mestieri mentre sarà riproposta in sottofondo la colonna sonora seicentesca, caduta in disuso negli ultimi anni.

«La Sternia è il cuore del patrimonio Unesco, abbiamo pensato di valorizzarla» spiega il vicesindaco Paolo Gandolfo. La battaglia della domenica, dopo tre anni, tornerà in piazza Cavour. Previste esibizioni di giocolieri, saltimbanco mentre nel Vicolo Malfamato (tra piazza Amedeo d’Aosta e piazza Gioberti) ci saranno bandititi ma anche meretrici. Torneranno poi gli stand dei vinattieri, che da qualche anno disertavano l’evento. «Il vino sarà nuovamente al centro della festa» spiega Gandolfo.  Acquistando il “tiletto”, sorta di biglietto di ingresso a 5 euro sarà consegnato il “picciuolo”, caraffa di vetro che darà diritto a quattro degustazioni. «A dispetto di quanto detto dai detrattori lo spirito dell’assedio non è stato snaturato. Riproponiamo elementi che facevano parte della cultura del Seicento» conclude Meschiati.

Intanto domenica si avrà, per l’appunto un primo assaggio di Seicento. Dopo la presentazione dei figuranti si terrà il concerto del Coro Lirico «Claudio Monteverdi» diretto dal Maestro Giuseppe Tardito che intonerà i Carmina Burana, i suggestivi canti composti da Carl Orff tra il 1935 e il 1936, basati su 24 poemi tra quelli trovati nei testi poetici medievali omonimi. L’ingresso è gratuito e nel corso della serata non si perderà l’occasione per consegnare il premio Bando della Ferrazza e il Blavio degli Ostieri. Il primo verrà assegnato ai gruppi che, nella scorsa edizione, hanno meglio rappresentato uno spaccato di vita seicentesca, ricostruendo fatti o mestieri dell’epoca. Il Blavio degli Hostieri, invece, viene assegnato dall’Accademia della Cucina alle migliori Hosterie che, nella due giorni, propongono piatti e menù rigorosamente seicenteschi, giudicando anche cortesia e allestimento scenico.

Lucia Pignari

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