Reduce dal programma di Rai 2 condotto da Nek, intitolato “Dalla strada al palco”, dove, martedì 18 aprile, si è esibito con la canzone di Diodato “Fai rumore”, il cantautore astigiano Stefano Albanese sta piano piano realizzando i suoi sogni.
“Ho sempre amato la musica – dice – ma ho ripreso a considerarla seriamente solo da pochi anni”. Terminato l’istituto agrario, infatti, Stefano ha iniziato subito a lavorare, accantonando quindi quella sua grande passione che, fino ad allora, aveva espresso prevalentemente tra le mura di casa o poco oltre. “Ad un certo punto, però – continua – mi sono reso conto che così mi sentivo incompleto, per cui ho iniziato a prendere qualche lezione di canto e nel 2016 ho partecipato come interprete al Camp “Tour Music Fest”. E’ stato dopo quell’esperienza – ricorda – che mi sono reso conto che volevo anche scrivere canzoni”.
Canzoni che lo rispecchiassero, che esprimessero il suo intimo, le sue emozioni. “Prima pensavo che per scrivere dei testi ci volesse uno studio particolare – continua – ma, capito che non era così, ho iniziato anche a comporre”. Nel frattempo ha continuato a partecipare al concorso dove, nel 2019, nel 2021 e nel 2022, è arrivato in finale come cantautore, rispettivamente con “Abbracciati da lontano”, “Vite di altri a metà” e “Senza Ali”. mentre nel 2020 è arrivato alla finale del concorso “Area Sanremo Tim”.
L’album
È di venerdì scorso, invece, l’uscita su varie piattaforme, tra cui Spotify e YouTube, della prima parte dell’album “10+10” con dieci suoi brani. “Canzoni che mi rispecchiano, di genere pop – commenta il cantautore – e che ritengo siano il frutto delle cose migliori che ho scritto dal 2016 ad oggi”. “Sistema solare perfetto”, “Tabù”, “Amico”, “Diamante” sono solo alcuni dei titoli racchiusi nella prima parte, di “10+10”; canzoni da ascoltare soprattutto con il cuore.
Un cammino nel mondo della musica che ha compreso anche i concerti locali al Diavolo Rosso, alla Casa del Popolo o a FuoriLuogo. “Oggi ho più consapevolezza e sicuramente il mio futuro sarà sempre più concentrato sulla musica – dichiara l’artista – vorrei suonare per le piazze di Milano o di Bologna, vorrei girare l’Italia e avventurarmi a 360° in questo mondo per vedere cosa succede. Insomma, non voglio più investire il mio tempo in qualcosa che non sia questo e non escludo nemmeno di propormi per altri contesti televisivi”.
Le esibizioni in strada
Di sicuro quindi c’è il ritorno alla strada, proprio la strada che è stata una parte importante nella formazione e nella maturazione artistica di Stefano Albanese, quella strada dove ha iniziato ad esibirsi nel 2019. “Ho cantato per le vie di Asti, Torino e Alba – racconta – mi è servito per vincere la timidezza, l’insicurezza e per acquisire dimestichezza con il pubblico. E’ stata una sorta di terapia che mi è stata suggerita da un coach durante una mia partecipazione al “Tour Music Fest”. Iniziando proprio ad Asti, in corso Alfieri, ho scoperto che mi piaceva cantare così e che la gente non mi tirava pomodori, come temevo inizialmente”.
Anzi, ha visto che la gente si fermava, lo ascoltava, lo applaudiva. Stefano si era accorto di una sorta di energia positiva che volava tra lui e i passanti. “E, soprattutto – conclude – sono stato colpito dall’attenzione che mi prestavano i bambini, dai loro occhi, dal loro stupore”.
