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Prevenzione dentale nei bambini: come curare il sorriso fin da piccoli

Valter Ferrato, direttore sanitario New Life odontoiatrica: «Le visite odontoiatriche devono iniziare precocemente, intorno ai tre anni»

«È molto importante avere cura dei denti fin dall’età infantile. Ancora oggi molti genitori lo ignorano, ma le visite odontoiatriche, basilari per la prevenzione nei bambini, devono iniziare precocemente, intorno ai tre anni, momento in cui di solito si è completata la dentizione decidua e quindi sono presenti in bocca tutti i denti da latte. In tal modo il dentista per i bambini può valutare se ci sono anomalie a livello dentale, eventuali carie o altri difetti da correggere».
Ad affermarlo Valter Ferrato, direttore sanitario New Life odontoiatrica di Montegrosso d’Asti.

I compiti dell’odontoiatra pediatrico

«L’odontoiatra pediatrico (pedodontista) – continua – si occupa di vari aspetti. Innanzitutto spiega l’importanza delle adeguate manovre di igiene orale, affiancato dall’igienista dentale.
A questo proposito anche le istruzioni su un’alimentazione corretta (evitando il consumo eccessivo di cibi e bevande zuccherate e regolarizzandone l’assunzione durante l’arco della giornata) sono un punto fermo nel programma di prevenzione».
Quindi il pedodontista si occupa di ridurre il più possibile il rischio di carie nei denti da latte e in quelli permanenti.
I passi fondamentali a questo riguardo consistono nell’applicazione professionale di un gel al fluoro sui denti, da ripetere ad intervalli di alcuni mesi; nella sigillatura dei denti permanenti (molari e premolari); nella regolarità delle sedute di igiene orale professionale con visita di controllo.
In questo modo, peraltro, si crea un corretto rapporto dentista-paziente, in modo che quest’ultimo, anche da adulto, abbia un’interazione serena con l’odontoiatra.
Infine il pedodontista monitora il corretto sviluppo dell’apparato dento-scheletrico, grazie anche alla moderna ortodonzia intercettiva.
Sono davvero tante, infatti, le anomalie dello sviluppo da controllare, come: asimmetria della mandibola, palato stretto, malocclusione di III classe (mandibola sporgente rispetto al mascellare superiore), di II classe (mascellare superiore sporgente rispetto alla mandibola, talvolta associato a “denti a coniglietto”), affollamento dei denti (ossia denti troppo ravvicinati e accavallati tra loro), morso aperto (denti che non si toccano in senso verticale).
«L’età giusta per rimediare a queste problematiche – conclude Ferrato – è quella infantile: aspettare, spesso, significa dover poi ricorrere a tecniche più complesse e invasive a crescita terminata, senza contare i danni funzionali alla masticazione, più difficile con denti malposizionati».

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