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Attualità

Motta: “Ritiro la mia disponibilità a candidarmi”

A questo punto si aprono nuovi scenari tra le fila del centrosinistra di Asti in cerca di un candidato a sindaco

“Ritiro la mia disponibilità a candidarmi, se utile a riaprire al dialogo”. La dichiarazione, di pochi minuti fa, è della consigliera regionale del Partito Democratico Angela Motta, possibile, almeno fino ad oggi, candidata a sindaco di Asti per le forze di centrosinistra. O quasi, dal momento che ieri, lunedì, un altro papabile al ruolo di leader “unificatore” del centrosinistra, Giuseppe Passarino, si era scagliato contro alcuni esponenti dell’auspicata coalizione con parole durissime e pronto ad effettuare una corsa, anche solo, per raggiungere l’obiettivo di creare un governo locale alternativo alle logiche di partito.

Parole che, senza dubbio, hanno causato la reazione di Angela Motta, pronta a ritirarsi dalla competizione “se utile a riaprire il dialogo” con tutte le altre forze che si aprono dal PD alla Casa del Popolo.

Tutte, tutte? Difficile credere che, dopo quanto successo, il Partito Democratico possa intavolare un dialogo costruttivo con le forze più a sinistra della città, ma potrebbe anche capitare quello che per molti sarebbe un miracolo.

Intanto Angela Motta precisa il perché della sua scelta.

“Pur considerando importanti i contributi provenienti dagli ambienti esterni al mondo politico, è evidente che per governare servono anche i numeri. E’ inaccettabile l’ipocrisia di chi incarnando una quota residuale dell’elettorato astigiano, pretenda però di fare eleggere un proprio rappresentante grazie ai voti dei partiti tradizionali che tanto osteggia. – commenta la consigliera in una nota stampa – Vorrei sottolineare che gli incontri e le discussioni portate avanti dalla “politica” (quella intesa sempre con accezioni negative), non possono essere considerati solo come occasioni per discutere e decidere a tavolino di spartizioni di poltrone e incarichi, ma sono necessari affinché si possa raggiungere un programma di intenti il più possibile condiviso, che sappia effettivamente coinvolgere e parlare alla maggioranza delle persone e che possa essere attuato e portato a termine”.

“Credo di non dovermi presentare alla città; il mio percorso politico, quanto ho fatto in questi anni è noto – aggiunge Motta – Ho dato la mia disponibilità al Partito Democratico a candidarmi a sindaco per servizio, considerando che il lavoro che svolgo da anni in Consiglio Regionale mi piace e il rapporto e i riscontri che ricevo dagli amministratori del territorio dimostrano che rappresento per loro un punto di riferimento. Per questo non ho nessuna intenzione di prestarmi al gioco di chi è più “puro” e quindi ritiro la mia disponibilità a candidarmi, se questo può essere utile a riaprire la discussione ed a fugare così ogni alibi di accordi, truschini o inciuci vari a cui non mi sono mai prestata, né mai mi presterò. Concludo dicendo che il Partito Democratico è un partito aperto, la società civile si faccia avanti”.

A questo punto si aprono nuovi scenari tra le fila del centrosinistra di Asti. Il primo riguarda la figura di Beppe Rovera, giornalista Rai in pensione e secondo papabile come candidato a sindaco di una grande coalizione. Oppure il PD potrebbe cercare ancora tra le sue fila un candidato “politico” condiviso. Restano però i paletti della sinistra più radicale, quelli che non accetterebbero un soggetto, chiunque esso sia, collegato in qualche modo al Partito Democratico.

Insomma, si evoca la società civile a garanzia di una reale indipendenza dal partito del sindaco uscente, Fabrizio Brignolo.

Rovera potrebbe quindi restare col cerino in mano, oppure essere l’uomo giusto – anche perché il tempo passa e altre soluzione non se ne vedono – per far uscire il centrosinistra dallo stallo in cui si trova. Sarà proprio così? E quali saranno le prossime mosse di Passarino?

Qualcosa trapelerà entro metà settimana quando, salvo ripensamenti, si terrà un secondo confronto tra le forze politiche di centrosinistra in cerca di un dialogo… e di un candidato.

Riccardo Santagati

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