Sarà Filippo Mobrici il Presidente del neo costituito Gal “Terre Astigiane nelle Colline Patrimonio dell’Umanità”. Questo nuovo organismo non è altro che una società cooperativa a dimensione
Sarà Filippo Mobrici il Presidente del neo costituito Gal “Terre Astigiane nelle Colline Patrimonio dell’Umanità”. Questo nuovo organismo non è altro che una società cooperativa a dimensione sovra comunale che, così come per il suo gemello che da anni opera nel Nord della Provincia, si occuperà di favorire e innestare progetti di sviluppo economico-turistico a sud del Tanaro. Un proposito che inevitabilmente si lega profondamente alla realtà vitivinicola della zona tanto che già qualcuno parla di “Gal Unesco”.
Quindi, la nomina di Mobrici pare più che azzeccata per lui che vanta una lunga esperienza nel campo. Originario di Vibo Valentia e laureato in Scienze Agrarie all’Università di Piacenza, dal 1997 lavora alla Bersano di Nizza Monferrato mentre dal 2014 è Presidente del Consorzio di tutela del Barbera Vini d’Asti e del Monferrato. Per lui, calabrese nel sangue, il colpo di fulmine con le colline astigiane è stato immediato, grazie anche alla moglie Luisa, e ora a questa terra vuole dare qualcosa in cambio. «Mi sono messo a disposizione perché ritengo sia giusto dare il mio contributo per migliorare il territorio in cui vivo e che mi ha dato tanto, in termini di affetti e di lavoro – spiega Filippo Mobrici – I tempi sono difficili e abbiamo una serie di sfide che non possiamo perdere. D’altro canto le nostre potenzialità sono enormi, dobbiamo solo smettere di essere timidi e farci conoscere».
Mobrici spiega quali saranno le prossime sfide che attendono il Gal. L’organismo da lui diretto sarà chiamato a gestire un piano di sviluppo locale da 5 milioni di euro di fondi regionali ed europei destinati esclusivamente a finanziare iniziative e progetti legati al settore turistico e dell’enogastronomia. «Ci troviamo nel cuore della produzione vitivinicola piemontese. Il Comune di Costigliole è il primo comune vitato d’Italia in relazione al numero di abitanti. Questa è la nostra vocazione ed è ciò che il mondo ci invidia. Eppure all’estero patiamo il confronto con le Langhe. E’ ora che si cominci a parlare anche di Monferrato» spiega Mobrici per il quale è fondamentale che i soggetti economici locali facciano rete con le istituzioni e gli enti del territorio.
«Dobbiamo capire cosa finora ha funzionato nella nostra promozione e cosa ha fallito e lì correggerci – continua il neo Presidente – Lo scopo deve essere quello di portare nuovo turismo perché a beneficiarne non siano solo le cantine ma l’intero indotto. Dai ristoranti e alberghi ai negozi delle nostre città e paesi. per farlo però dobbiamo uscire dal provincialismo che in parte ci contraddistingue e accogliere progetti innovativi».
Un esempio dello stile del neo Presidente arriva dall’iniziativa che il suo consorzio ha sposato e promosso. Approfittando del festival Collisioni di Barolo Mobrici ha aderito al Progetto Vino del festival che, in buona sostanza, consentiva ai produttori di proporre una serie di degustazioni al pubblico del prestigioso evento musicale. Alle degustazioni organizzate al Palazzo Ottolenghi di Asti e a La Court di Castelnuovo Calcea hanno preso parte 30 ospiti, tra giornalisti internazionali, master winer e sommelier di fama.
Tra questi anche Ian D’Agata, giornalista della prestigiosa rivista inglese Decanter. «Questa deve essere la nostra linea di indirizzo. Fare in modo che all’estero parlino di noi ma per farlo devono scoprire il nostro territorio e in questo i nostri vini possono essere un ottimo biglietto da visita» chiarisce Mobrici. Il “Gal Unesco” e il suo direttivo sono dunque pronti ad accendere i motori e a partire. La prima riunione si terrà dopo la pausa estiva, a fine agosto.
Lucia Pignari