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Asti: cimiteri più sicuri, ma tante tombe dimenticate

Al cimitero di viale Don Bianco si è provveduto alla messa in sicurezza di tre campate ospitanti gli ossari e poste nel triangolo sinistro

Asti: tanti i lavori effettuati nei cimiteri, anche frazionali, gestiti dal Comune e dall’Asp, ma aumentano le tombe trascurate o abbandonate

In questi giorni di commemorazione dei defunti e di visita nei cimiteri, il Comune rendiconta ai cittadini quali siano stati i numerosi lavori di manutenzione realizzati, durante l’ultimo anno, nei cimiteri di sua competenza.

Al cimitero di viale Don Bianco si è provveduto alla messa in sicurezza di tre campate ospitanti gli ossari e poste nel triangolo sinistro.

«Tale intervento, realizzato, – fanno sapere dal Comune – a far tempo dal primo crollo della struttura alveolare interna che conteneva le cassette/urne, avvenuto nel mese di giugno, si è articolato in tre fasi successive ed è terminato in questi giorni con la demolizione completa della struttura. Le operazioni svolte nelle fasi lavorative sono consistite nella progettazione per la messa in sicurezza della zona interessata dal crollo, nell’approntamento di idonei ponteggi protettivi e di puntellamento della struttura collassata, nella estumulazione delle cassette/urne, nella demolizione realizzate fila per fila dei loculi ormai pericolanti e, infine, nello smaltimento delle macerie. Si sono inoltre resi necessari lavori urgenti per garantire la pubblica incolumità – continuano dagli uffici – e in particolare: sistemazione e risanamento delle scale asserventi il reparto D, eliminazione varie infiltrazioni, ristrutturazione cornicione nel triangolo destro».

Piero Ferrero

I cantieri nei cimiteri frazionali

Tanti gli interventi realizzati anche nei cimiteri frazionali che sono sempre di competenza del Comune. A San Marzanotto è stato effettuato il ripristino degli intonaci di facciata della chiesetta presente; a Sessant si è provveduto alla sistemazione del basamento del Monumento ai Caduti; nel cimitero di Variglie i lavori hanno interessato il riassetto del manto di copertura del portale di ingresso, al distacco di intonaci pericolanti ed al consolidamento della voltina sovrastante l’atrio di ingresso. Nel cimitero di Montemarzo è stata sistemata una scala interna; a Revignano si è provveduto all’installazione di un tratto di ringhiera metallica necessaria per proteggere una scaletta interna; a Serravalle è stato ristrutturato l’ingresso pedonale con la sistemazione dei due pilastri murari che sorreggono il cancello metallico e nell’ammodernamento del cancello. Infine a Portacomaro stazione dove i lavori hanno garantito il riassetto del muro di cinta mediante la rimozione delle parti precarie e il successivo intervento di ripristino a cuci/scuci sulla muratura ammalorata.

Ferrero: «Prima di tutto la sicurezza»

«Anche quest’anno la priorità è stata la messa in sicurezza dei cimiteri astigiani che rappresentano un patrimonio civile e religioso per la collettività e per tutti coloro che si recano a far visita ai propri defunti in occasione della festa di Ognissanti – commenta il consigliere comunale Piero Ferrero con delega alle frazioni e ai cimiteri – Mi spiace purtroppo constatare che sempre più tombe e loculi sono abbandonati all’incuria rendendo questi luoghi meno decorosi di quello che meritano». Ferrero ha voluto ringraziare le ditte affidatarie che hanno realizzato gli interventi, il personale comunale e l’Asp, gestore dei servizi cimiteriali, «che ha prontamente gestito con professionalità e disponibilità anche le situazioni più urgenti».

Il sindaco Maurizio Rasero si è voluto complimentare con il suo consigliere per gli importanti obiettivi raggiunti con i lavori fatti e ha aggiunto: «Con gli interventi realizzati sono state messe a norma tutte le scale del cimitero urbano e di quelli frazionali che ad oggi sono quindi tutte certificate. I risultati ottenuti – conclude il sindaco di Asti – sono il frutto di tutti gli interventi realizzati grazie alla professionalità dei soggetti coinvolti che hanno operato in sinergia nel rispetto delle tempistiche programmate».

Riccardo Santagati

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