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Attualità

Asti: i genitori della Jona denunciano le criticità del cantiere limitrofo

Chiedono al sindaco Rasero di intervenire per dare risposte celeri e garanzie affinché i ragazzi possano andare a scuola in tutta sicurezza

I genitori della scuola Jona, in via di ristrutturazione, lamentano molti problemi di convivenza tra il cantiere e gli alunni in presenza

Troppe criticità, troppi problemi da risolvere e tanti dubbi sul fatto che il cantiere per costruire la nuova scuola Jona possa “convivere” con le normalità attività didattiche delle classi rimaste in loco. A lanciare l’ennesimo allarme sullo stato dell’arte del cantiere Jona sono i ​genitori, i rappresentanti del Consiglio di istituto e i rappresentanti delle classi 1B – 1C – 1E – 2B – 2C – 2D – 2E – 2F – 3B. Tutti loro si sono rivolti al sindaco Rasero con una lunga lettera che racconta, nel dettaglio, cosa sta avvenendo e perché sono preoccupati.
«La situazione – scrivono i genitori e i rappresentanti di classe – crea un forte e crescente malumore nelle famiglie e potrebbero indurre alcuni genitori a formalizzare le stesse tramite azioni legali. ​Le scriviamo pertanto per chiederle di provvedere quanto prima alla risoluzione di tutte le criticità cagionate dalla presenza di una scuola tra tre cantieri​. ​Riteniamo che ogni ​angolo di Asti meriti di essere fruibile, decoroso e dignitoso per gli astigiani: a maggior ragione ​l’edificio, le pertinenze e la zona in prossimità delle scuole devono essere luoghi sicuri, salubri, puliti e ​ordinati. Gli ​studenti della scuola ​J​ona reclamano le giuste attenzioni».

Perché quelle vibrazioni?

I genitori elencano tutte le criticità per le quali chiedono al sindaco immediate risposte.
«Come mai vengono avvertite quotidianamente vibrazioni? Gli scavi così ravvicinati possono intaccare la sicurezza? Chiediamo che ci venga illustrato il protocollo deciso dalla ditta e dal Rspp della scuola​ ​per ridurre i disagi e consentire che vengano effettuate le pulizie a lavori conclusi della giornata,​ ​quando questi vengono svolti al pomeriggio. Chiediamo – aggiungono i genitori – che ci venga illustrato il protocollo deciso dal responsabile del cantiere, la ditta e il Rspp per ridurre i disagi e che tipo di monitoraggio si stia conducendo. Come mai è stato posizionato solo un telo rinforzato di bassa altezza e non pannelli di altezza maggiore e analoghi a quanto installato in prossimità di strade ad alto traffico (autostrade ndr) ​visto che questa è una delle migliorie per cui la ditta è risultata assegnataria dell’appalto?»
Le famiglie evidenziano, inoltre, che il cortile e lo spazio che resta fruibile da ragazzi e docenti sia molto ridotto e vada migliorato con una serie di interventi mirati, alcuni dei quali già realizzati.

Il degrado del parco

Come se non bastassero i problemi del cantiere, i genitori fanno presente che «il parco ​adiacente la scuola è in stato di forte abbandono e degrado» e che per il benessere dei ragazzi, ma anche dei bambini iscritti alla vicina scuola Miroglio, sono necessari «più controlli e passaggi nel corso della giornata da parte della polizia municipale; pulizia e rimozione di rifiuti e lo sfalcio dell’erba; che venga impedito il bivacco e ogni altra forma di aggregamento non ordinario​; che venga limitato l’accesso a camion in prossimità del parco attrezzato».
I portavoce dei genitori chiedono al sindaco aggiornamenti anche su altri due cantieri aperti, il capannone della palestra e una vicina tettoia: «A che punto sono i lavori? Quali sono le previsioni per terminarli? Chiediamo che vengano controllati e riparati i bagni ad oggi non utilizzabili e​ ​che vengano montate le porte rotte o mancanti, visto che sono comuni per maschi e femmine. Chiediamo che vengano controllati gli infissi già malandati lo scorso inverno e che vengano ridotte le​ fessure in modo adeguato anche alle nuove porte di emergenza».

I genitori citano anche la presenza di una crepa domandando quali siano «le​ specifiche tecniche che hanno portato a determinare che si trattava di una crepa superficiale e​ ​come mai si è scelto di procedere al rifacimento completo del controsoffitto in alcune aule», ma a ciò aggiungono ulteriori richieste, come l’installazione delle LIM e l’attivazione di internet sia nella Jona sia nella sede decentrata all’Enofila.

Il riscaldamento

Dubbi anche sugli split dell’impianto di riscaldamento: «Ci domandiamo – continuano – se sia stato approntato un sistema di pulizia dei filtri bisettimanale, come da indicazioni Covid, anche in relazione alla presenza delle polveri del cantiere e quali aggiustamenti fossero previsti, nel caso fosse insufficiente il calore sviluppato durante i mesi invernali». In definitiva la richiesta è che le segnalazioni citate nella lettera inviata a Rasero vengano prese in considerazione al più presto; in caso contrario i ​genitori, i rappresentanti del Consiglio di istituto e i rappresentanti delle classi sono pronti a continuare la loro “battaglia” per garantire un anno scolastico il più normale possibile a tutti gli iscritti della Jona.

Riccardo Santagati

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