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Attualità

Imprenditori fermi: l’esperienza alluvione prestata a quella del coronavirus

Il Comitato Alluvionati propone un “Comitato di crisi” mettendo a disposizione la propria esperienza di oltre 25 anni nella richiesta di sostegni allo Stato

Solidarietà economica

C’è un’altra forma di solidarietà rispetto a quella benemerita e auspicata di sostegno concreto a chi in questo momento è in prima linea nella lotta per la salute di tutti.
E’ quella che si rivolge alla tenuta economica del nostro Paese, messa duramente a prova, e arriva da chi, 25 anni fa, ha vissuto sulla propria pelle un’esperienza analoga, seppur più circoscritta territorialmente.
Dal Comitato Imprese Alluvionate del Piemonte arriva una proposta concreta di lavoro a fianco delle imprese che stanno facendo i conti con chiusure, ordini disdetti, personale ridotto, commesse annullate, difficoltà di rifornimenti e, più in generale, con un’economia paralizzata dalla paura del contagio.

Comitato di crisi

La proposta, che arriva dal presidente del Comitato, Roberto Spessa e dal consulente Luca Matteja, è quella di istituire un “Comitato di crisi” che metta insieme il diritto alla salute e il diritto al lavoro.
Partendo da una richiesta che sembra paradossale arrivi da aziende che hanno tutto l’interesse a lavorare, ma che dà la misura di quanto si rendano conto dell’importanza di fermare il prima possibile il contagio per poter finalmente ripartire. «Bisogna chiudere subito tutte le attività economiche, fatta eccezione per i servizi vitali – dicono dal Comitato – Perché la tutela della salute pubblica viene prima di ogni cosa».

Cosa serve alle imprese oggi

Subito dopo elenca quello che serve alle imprese oggi: l’annullamento delle tasse per almeno 6 mesi, interventi finanziari a sostegno dei costi aziendali quali stipendi, costi vivi, costi di mantenimento, copertura dei futuri fatturati mancanti, blocco delle scadenze finanziarie verso banche, società di leasing, enti finanziari.
In fondo il Governo, in varie dichiarazioni del suo presidente Giuseppe Conte ha già affacciato lo studio di misure di sostegno alle imprese di ogni dimensione e tipo, con uno stanziamento di risorse già approvato.

Differenza fra soldi stanziati e soldi erogati

«Noi conosciamo troppo bene, sulla nostra pelle, la significativa differenza fra gli annunci di stanziamenti di risorse e la materiale e concreta erogazione alle singole imprese – dicono dal Comitato – Nel 1994 a fronte di contributi approvati e stanziati, le banche attuarono un blocco totale del credito nei confronti di tutte le aziende per mesi».
Così il Comitato di crisi intende istituire un tavolo di lavoro virtuale che raccolga l’intera comunità imprenditoriale, monitorare e censire lo stato di salute e le esigenze primarie delle imprese, pressare le istituzioni di competenza sulla rapida concretizzazione degli strumenti di sostegno e assistere le imprese nel rapido ottenimento delle risorse necessarie alla propria sopravvivenza.

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