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Asti: il corteo di protesta degli studenti del Monti
Attualità

Asti: il corteo di protesta degli studenti del Monti

Obiettivo della manifestazione, molto ordinata, che ha visto la partecipazione del dirigente scolastico Giorgio Marino, dei docenti e di numerosi genitori dei ragazzi, era sensibilizzare la cittadinanza e sollecitare le Istituzioni a trovare al più presto una soluzione alla carenza di aule che affligge la scuola

“No ai soffitti in testa, via con la protesta”. “Noi vogliamo la succursale”. Tra striscioni e cori da stadio, gli oltre mille studenti dell’istituto superiore “Monti” hanno dato vita, stamattina, ad un corteo per le vie del centro terminato sotto il Palazzo della Provincia.

Obiettivo della manifestazione, molto ordinata, che ha visto la partecipazione del dirigente scolastico Giorgio Marino, dei docenti e di numerosi genitori dei ragazzi, era sensibilizzare la cittadinanza e sollecitare le Istituzioni a trovare al più presto una soluzione alla carenza di aule che affligge la scuola. Dalla fine di aprile, infatti, la succursale di via Scarampi, che ospitava 20 aule, è stata chiusa per motivi di sicurezza, per cui il “Monti” ha dovuto affrontare un piano d’emergenza per consentire la fine dell’anno scolastico. Un piano molto complicato e difficoltoso, e che quindi non è assolutamente replicabile.

Ad attendere gli studenti arrivati in corteo Marco Gabusi, presidente della Provincia, ovvero l’Ente che ha la competenza sulle scuole superiori astigiane. In assemblea con il preside, i rappresentanti degli studenti e dei genitori, Gabusi ha spiegato quali sono le ipotesi in campo per affrontare i prossimi quattro/cinque anni: mettere a disposizione una nuova succursale affittando un immobile o collocando un prefabbricato nelle vicinanze della sede. Per poi sottolineare che sarebbe una parentesi per consentire l’attuazione del progetto definitivo, nato da un accordo di programma con la Regione, che consiste nella ristrutturazione delle ali del Casermone con cui confina la sede di piazza Cagni, ma su cui ha mostrato alcune riserve. 

Tutti i particolari nel numero in edicola venerdì 9 giugno.

Elisa Ferrando

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