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Marchetti apre negozi, bar e B&B per rilanciare il commercio a Cocconato

L’ambizioso e importante progetto dell’imprenditore torinese del settore del gelato nel paese in cui trascorse l’infanzia
L’ambizioso progetto di Alberto Marchetti, imprenditore torinese specializzato nel settore dei gelati, di rilanciare alcune attività commerciali e nell’ambito della ristorazione nel paese di Cocconato dove ha trascorso l’infanzia (i nonni erano di Moransengo) sta prendendo forma.

Il piano di ridare energia a un territorio dalle grandi potenzialità ha visto la riapertura in piazza Cavour, con un nuovo look, della pizzeria e della gastronomia. In via Alfieri aprirà a breve una gelateria, mentre nella centrale via Roma, la palazzina Sacchi, recentemente ristrutturata dai proprietari, è destinata a diventare un bed and breakfast; nel negozio a fianco della chiesa della Santissima Trinità è prevista l’esposizione di prodotti in barattolo di elevata qualità. Marchetti avrebbe anche rilevato la licenza della storica salumeria Ferrero, da alcuni anni gestita da Angela Bertiglia. Non ancora resa nota la destinazione di altri due negozi nella stessa via e uno in piazza Cavour, le cui vetrine sono state mascherate con carta colorata con la scritta “Cocconato suma ‘n camin”. Con alcuni amici torinesi punta anche ad allestire una ciclo-officina, per il noleggio di biciclette e l’assistenza agli appassionati delle passeggiate su due ruote, in forte aumento con la diffusione delle e-bike che agevolano gli spostamenti in un territorio collinare.

Per Alberto Marchetti il gelato rappresenta la sua vita: è nato lo stesso giorno in cui suo padre inaugurava a Nichelino una cremeria, nella quale fin da bambino ha imparato a mantecare: «Da quell’infanzia nel negozio di mio padre – osserva l’imprenditore – sono cambiate molte cose: con mia moglie Alessia e una squadra affiatata abbiamo aperto il primo punto vendita di Torino, in corso Vittorio Emanuele, poi altri tre in città, uno a Milano, ad Alassio, ad Alba. A me il gelato piace semplice, con pochi ingredienti buoni, dolce, fresco e cremoso come quello della mia infanzia. Uso solo materie prime che vado a trovare personalmente attingendo in particolare ai presidi Slow food».

Ed ora la sfida di Cocconato, dove i flussi turistici, grazie alle iniziative dell’amministrazione comunale e ai riconoscimenti di Bandiera arancione e dei Borghi più belli d’Italia, sono in continua crescita.

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