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Attualità

Rasero replica sull’Asp: «La minoranza usa parole molto imprudenti»

E si dice pronto ad incontrare i dipendenti della multiutility per dare loro tutte le informazioni sull’azienda

Il sindaco di Asti rimanda al mittente le accuse e contrattacca

«Quelle che arrivano dai consiglieri di minoranza sono dichiarazioni che denotano irresponsabilità; non sono compatti e hanno posizioni diverse. Senza considerare che la situazione che stiamo gestendo oggi è nata quando non eravamo noi a governare la città». Il sindaco Maurizio Rasero non attende il Consiglio comunale aperto sull’Asp, che si svolgerà lunedì sera, alle 19.30, in Municipio (e non al Teatro Alfieri come ipotizzato in un primo momento) per replicare ad alcune delle critiche mosse dall’opposizione.

Lo stop al progetto di teleriscaldamento, con un atto che non tutti hanno considerato sufficiente a chiudere per sempre la partita e ciò che questo ha provocato (ricorsi al Tar, richiesta dei pareri all’ANAC), continua ad essere al centro delle critiche mosse a Rasero dai consiglieri, ma per il sindaco si tratta di critiche strumentali: «Sono tranquillo perché abbiamo gestito con il massimo impegno, onestà e trasparenza questa vicenda quindi le strumentalizzazioni le lascio agli altri. Ho scritto più volte all’ANAC per sollecitarla a dirci qualcosa e dal 2015, quando iniziai a scriverle, le risposte sono arrivate a fine 2019. Per il resto voglio rassicurare i cittadini che l’Asp non sta licenziando nessuno, non taglia i servizi e continua a svolgere i compiti previsti dagli appalti. Ritengo inspiegabili le dichiarazioni fatte dal presidente di Nos Paolo Romano («la Società si è fermata» ndr), ma anche quelle dei consiglieri di minoranza che sono imprudenti e utili solo a creare un gran bailamme pubblico».

Riacquistare le quote dei privati costerebbe troppo

Tra le varie proposte che la minoranza lancia al sindaco, e che saranno trattate nel Consiglio aperto di lunedì, anche quella di far tornare il Comune proprietario al 100% dell’Asp riacquistando dai privati il 45% del pacchetto azionario. «Non ci sono proposte che non meritano di essere valutate – replica Rasero – ma è ovvio che devono essere fattibili e non campate per aria». Secondo alcune interpretazioni riprendere le quote della soci privati potrebbe costare da 40 a 60 milioni di euro, ma non è ancora stato quantificato con esattezza un simile calcolo. «Invece pensiamo di andare avanti nel migliore dei modi – continua Rasero – senza l’intenzione di rompere ogni rapporto con i soci privati».

Rasero è pronto ad incontrare i dipendenti dell’Asp

Nel frattempo il sindaco Rasero ha scritto a tutti i dipendenti dell’Asp rendendosi disponibile a incontrarli per spiegare loro «la reale situazione dell’azienda». Rasero avrebbe preferito tenere il Consiglio comunale al Teatro Alfieri, «tuttavia – scrive – poiché numerosi consiglieri comunali hanno ritenuto tale iniziativa non consona, alcuni hanno reputato si trattasse di una spettacolarizzazione eccessiva di un momento istituzionale, altri ancora hanno ritenuto che quella proposta fosse una sistemazione non funzionale per coloro che intendono supportare il loro intervento portando materiale di vario tipo, o più semplicemente è stata evidenziata la necessità di non dissacrare l’istituzionalità della seduta consigliare, ho soprasseduto provvedendo a convocarlo in sala Consiglio».

Rasero ha quindi proposto ai dipendenti dell’Asp incontri separati, secondo un calendario già deciso in base al settore occupazionale (personale e sede, igiene urbana, trasporti e mobilità, servizio idrico) «nel caso – aggiunge – non fossero soddisfatti di quanto sarà detto e spiegato durante il Consiglio aperto».

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