Nuovo piano, nuova suddivisione della città per ottimizzare la rimozione della neve (non più in due lotti, ma in quattro zone urbane e due extraurbane) e minori costi per la collettività. Sono
Nuovo piano, nuova suddivisione della città per ottimizzare la rimozione della neve (non più in due lotti, ma in quattro zone urbane e due extraurbane) e minori costi per la collettività. Sono questi i punti principali del piano neve che, da questanno, in forma sperimentale, coinvolge anche diverse aziende agricole astigiane, raggruppate in associazioni temporanee di impresa. Un totale di 55 mezzi disponibili cui se ne aggiunge un altro, jolly, in dotazione ai tecnici del Comune. Lobiettivo del nuovo piano è semplice: affidando il servizio ad imprese agricole che vivono e lavorano sul territorio frazionale (in città è appaltato ad altre ditte) è plausibile che le stesse sappiano muoversi con agevolezza nelle rispettive aree di competenza dovendo togliere la neve in luoghi dei quali conoscono ogni stradina, ogni criticità ed eventuali esigenze particolari.
Aver affidato lo sgombero della neve agli agricoltori significa un risparmio anche sul costo dellappalto che, prima ancora di eventuali nevicate, viene stimato in circa 100.000 euro di spesa in meno. Gli amministratori hanno fatto sapere che è il costo del fermo macchine ad essere diminuito (un pedaggio comunque necessario per garantire che i mezzi siano operativi entro 30 minuti dal momento in cui scatta lemergenza), mentre il budget totale messo a disposizione dal Comune ammonta a circa 250.000 euro per tre passaggi di spazzaneve e spargisale. Per gli agricoltori, i cui rappresentanti hanno partecipato, sabato mattina, ad una conferenza stampa con gli amministratori, significa anche un primo passo in direzione di un loro maggiore coinvolgimento nella tutela e cura del territorio.
Esperimento pilota, poi a regime?
«Si tratta di un esperimento pilota – ha spiegato il sindaco Brignolo – perché potremmo coinvolgere le aziende agricole anche per altri interventi, come il taglio dellerba o lo sfalcio delle banchine a bordo strada». Coldiretti, Agrinsieme (che unisce Cia e Confagricoltura) e lAssociazione dei trebbiatori hanno accolto con entusiasmo linvito dellamministrazione a prendere parte al progetto, consapevoli che il piano neve, ad Asti, sia una patata bollente come poche altre e per il quale, ogni volta, esplodono polemiche anche tra i banchi del Consiglio comunale.
I rappresentanti delle aziende agricole hanno però ricordato quanto sia importate, per agevolare il lavoro di rimozione della neve, il rispetto del regolamento di polizia rurale: la manutenzione dei fossi a ridosso delle proprietà private e il taglio delle piante pericolanti lungo le strade di pertinenza, per impedire che le stesse cadano sotto il peso della neve, dovrebbero essere operazioni di routine e a carico dei cittadini, ma così non sempre avviene e questo può incidere negativamente sulle modalità degli interventi. In città, invece, vige lordinanza di sgombero della neve sui marciapiedi, davanti a negozi e condomini, sempre a carico dei privati. Anche in questo caso un obbligo che sovente viene disatteso, creando disagi per i pedoni di passaggio, soprattutto se anziani.
Riccardo Santagati