Era una decisione che i difensori di Pasqualino Folletto avevano affacciato fin dal giorno seguente il suo arresto. Avendo confessato di essere l'autore del massacro di Maria Luisa Fassi, avvenuto
Era una decisione che i difensori di Pasqualino Folletto avevano affacciato fin dal giorno seguente il suo arresto. Avendo confessato di essere l'autore del massacro di Maria Luisa Fassi, avvenuto con 45 coltellate sferrate alla tabaccaia agli inizi di luglio, nel suo negozio di corso Volta, era abbastanza naturale la richiesta di rito abbreviato per "contenere" la pena che verrà verosimilmente inflitta all'uomo. Ma, dal suo arresto ad oggi, sono intervenuti due aspetti che potrebbero spostare una storia che sembrava già conclusa. Da una parte la scoperta di quell'ammanco di circa 8 mila euro in Gratta e Vinci dalla tabaccheria dopo la mortale aggressione alla donna; un particolare che scardina un po' l'immagine dell'uomo che ha agito per disperazione. Dall'altra parte la richiesta di rito abbreviato presentata dai legali Silvia Merlino e Stefano Romagnolo subordinato all'acquisizione, da parte del giudice, di una perizia psichiatrica a firma del consulente Vischia. Acquisizione cui potrebbero opporsi il pm Tarditi e l'avvocato Berardi che, in questa tristissima vicenda, rappresenta la famiglia della vittima.