Asti e Terni unite dal lutto e dal dolore per l’ennesima morte sul lavoro.
Ieri sera, all’ospedale di Asti, è deceduto Nicholas Colombini, l’elettricista di 32 anni che lunedì era rimasto folgorato in un infortunio mentre, per conto della ditta della quale era dipendente, stava facendo lavori di manutenzione all’impianto di illuminazione del capannone della A2A di Quarto, azienda specializzata nel riciclo del vetro.
Nonostante i suoi colleghi abbiano tentato subito di rianimarlo in attesa dei soccorritori che lo hanno portato d’urgenza all’ospedale di Asti, Nicholas non è riuscito a sopravvivere alla potentissima scarica elettrica ricevuta durante la folgorazione.
Lascia la moglie Marta e due figli piccoli. A Terni, sua città di origine e di residenza, la notizia ha provocato grandissimo sgomento.
Nicholas e la sua famiglia sono molto conosciuti nel mondo del judo. Lui stesso era un atleta e il padre un maestro.
La Polisportiva Ternana scrive: «Ci stringiamo tutti intorno al dolore che ha colpito la famiglia Colombini per la perdita del caro Nicholas, atleta della sezione judo e figlio del maestro Roberto. Ti sia lieve la terra».
Particolarmente commovente anche il post del padre di Nicholas, Roberto, che ha dedicato al figlio queste parole: «Caro figlio mio, mai e poi mai avrei pensato di dover piangere la tua morte, come tanti altri genitori. Questa volta è toccata a me, a noi tutti. Grazie amore di papà per ciò che sei stato, 32 anni insieme mi hai dato solo soddisfazioni e ci hai regalato, insieme a Marta, due nipoti stupendi. Mancherai, mancherai a tutti perchè eri la bellezza in persona dentro e fuori. Fai buon viaggio figlio mio e prenditi il posto più bello in paradiso».
Alla notizia della morte di Colombini, anche la segreteria Cisl di Asti interviene, come già aveva fatto subito dopo l’infortunio quando ancora l’uomo stava lottando per la vita: «Un vero dramma. Una notizia che speravamo diversa. Una vita spezzata, una famiglia distrutta e una sconfitta sociale. Si deve fare di più a tutti i livelli. Formazione, cultura e ispezioni devono assumere una dimensione diversa, mai abbassare la guardia e soprattutto non limitarsi ad alzare l’attenzione solo davanti il dramna. Adesso il nostro abbraccio va alla famiglia e ai suoi bambini».
Intanto proseguono gli accertamenti dello Spresal, sotto la guida della Procura della Repubblica, per accertare le responsabilità nel tragico infortunio mortale.
Sull’accaduto la A2A annuncia di assicurare la sua massima collaborazione alle autorità competenti. «La nostra società esprime profondo cordoglio e vicinanza alla famiglia di Nicholas Colombini. Lavorava per la EL.TE srl, società che ha in appalto i lavori di rinnovo di una porzione dell’impianto di trattamento del rottame ferroso di Asti».