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Brignolo e Parodi alla Regione: nuovo sistema di rimborso libri troppo complesso
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Brignolo e Parodi alla Regione: nuovo sistema di rimborso libri troppo complesso

Il Sindaco Fabrizio Brignolo e l’Assessore all’istruzione Marta Parodi hanno scritto all’Assessore regionale Cirio chiedendo di rivedere la nuova procedura di richiesta di assegni di studio e

Il Sindaco Fabrizio Brignolo e l’Assessore all’istruzione Marta Parodi hanno scritto all’Assessore regionale Cirio chiedendo di rivedere la nuova procedura di richiesta di assegni di studio e libri di testo, da quest’anno attuabile con modalità esclusivamente on line, che andrà a penalizzare proprio i cittadini più in difficoltà.

Il Comune segnala che vi è stato ritardo nella comunicazione dell’introduzione della nuova procedura: i Comuni infatti sono stati informati ufficialmente solo il 13 giugno, con grave ritardo rispetto al consueto periodo di raccolta dei moduli unificati per il Diritto allo Studio e soprattutto a scuole chiuse. La maggioranza delle famiglie destinatarie dei contributi per i libri di testo non possiede infatti un pc o comunque non ha dimestichezza con le procedure informatiche. L’erogazione dei contributi, in data da definire, non consentirà così agli studenti di disporre dei libri all’avvio dell’anno scolastico. E il disagio purtroppo si ripercuoterà soprattutto su quelle famiglie indigenti, che non dispongono di mezzi economici per sostenere l’anticipo della spesa.

Il sindaco ricorda che sarà impossibile attivare, da parte dei singoli Comuni, quelle procedure che, nell’ambito dell’autonomia amministrativa dell’ente, hanno consentito sino all’anno scorso di anticipare l’erogazione di buoni libro tarati sugli effettivi importi delle dotazioni librarie adottate dalle singole scuole e classi. Tutto questo a causa dell’impossibilità di apprendere i nominativi degli aventi diritto per le tempistiche imposte dalla nuova procedura. La stessa che prevede un processo di valutazione e accreditamento eccessivamente dilatato nel tempo e cioè fino al termine delle presentazioni delle istanze on line fissato al 15 ottobre, quindi ben 35 giorni dopo l’inizio dell’anno scolastico.

Brignolo e Parodi chiariscono come l’elemento che preoccupa di più consista proprio nel fatto che è verosimile che molti ragazzi, in occasione dell’avvio dell’anno scolastico, non potranno essere muniti dei libri di testo, in quanto molte famiglie tra quelle più in difficoltà non saranno in grado di anticipare le somme dovute per acquistare i libri. Sembra evidente che la nuova modalità per ottenere benefici economici di diritto allo studio non aiuti, anzi penalizzi, le famiglie più svantaggiate.

Di seguito il testo della lettera inviata all'Assessore regionale:

Egregio Assessore,
con la presente riteniamo doveroso segnalarLe, con spirito costruttivo, alcune nostre perplessità in merito all’applicazione della LR 28/2007.

Questa Amministrazione è fermamente convinta della fondamentale importanza che riveste la Legge al Diritto allo Studio, perché finalizzata alla costruzione di un’equa condizione di accessibilità alle istituzioni scolastiche e all’istruzione, soprattutto per le categorie di cittadini più in difficoltà. A tal proposito è nostra cura segnalare che, la sua applicazione, ha segnato, negli ultimi anni, una graduale mancanza di programmazione condivisa con i Comuni – Enti in prima linea e di diretto contatto con i cittadini – che va ad associarsi ai consistenti e progressivi tagli alle risorse messe a disposizione per i servizi di diritto allo studio (fondi di assistenza scolastica, abolizione borse di studio regionali), con una pesante ricaduta negativa sui bisogni effettivi della scuola e dell’utenza più svantaggiata (non abbienti e diversamente abili).

Ad avvalorare e aggravare ulteriormente questo modus operandi, sono sopraggiunte diverse problematiche connesse alla imprevista e non concordata introduzione della nuova procedura di richiesta di assegni di studio e libri di testo, da quest’anno attuabile con MODALITA’ esclusivamente ON LINE, che, a nostro giudizio andrà a penalizzare proprio i cittadini più in difficoltà.

Questa Amministrazione plaude alla semplificazione e dematerializzazione delle procedure, a patto però che siano oggetto di una preventiva e condivisa elaborazione coerente alle concrete esigenze e possibilità dei fruitori, nonché calibrata sulle risorse ed esperienza pregressa degli Enti gestori.

Si denunciano a tal proposito:
– il ritardo nella comunicazione dell’introduzione della nuova procedura. Si è ritenuta inadeguata la tempistica adottata: i Comuni infatti sono stati informati ufficialmente solo il 13 giugno, con grave ritardo rispetto al consueto periodo di raccolta dei moduli unificati per il Diritto allo Studio e soprattutto a scuole chiuse;

– la sottovalutazione del mancato utilizzo, da parte di molti Comuni, della piattaforma CIA. A questo proposito, si ritengono penalizzanti le scelte della Regione, che sostanzialmente impongono ai Comuni, per poter accedere agevolmente alle nuove procedure, l’onerosa adesione al Centro di Interscambio Anagrafico, ritenuta dagli stessi Enti locali, nella loro autonomia gestionale e amministrativa, non opportuna. A conferma del disagio da parte di molti Enti locali si evidenzia il ritardo nella presunta sottoscrizione del protocollo d’Intesa tra Regione Piemonte ed ANCI Piemonte, che doveva avallare tale procedura;

– la carente sensibilità nei confronti dell’utenza: a) la maggioranza delle famiglie destinatarie dei contributi per i libri di testo non possiede un PC o comunque non ha dimestichezza con le procedure informatiche; 2) l’erogazione dei contributi, in data da definire, non consentirà agli studenti di disporre dei libri all’avvio dell’anno scolastico. Tale disagio purtroppo si ripercuoterà soprattutto su quelle famiglie indigenti, che non dispongono di mezzi economici per sostenere l’anticipo della spesa; 3) sarà impossibile attivare, da parte dei singoli Comuni, quelle procedure che, nell’ambito dell’autonomia amministrativa dell’Ente, hanno consentito, sino all’anno scorso, di anticipare l’erogazione di buoni libro tarati sugli effettivi importi delle dotazioni librarie adottate dalle singole scuole e classi  a causa dell’impossibilità di apprendere i nominativi degli aventi diritto a causa delle tempistiche imposte dalla nuova procedura. La stessa infatti prevede un processo di valutazione e accreditamento eccessivamente dilatato nel tempo e cioè fino al termine delle presentazioni delle istanze on line fissato al 15 ottobre quindi ben 35 giorni dopo l’inizio dell’anno scolastico;

– alcune inefficienze appesantiscono ulteriormente una procedura di per sé già frammentaria e molti sono i disagi da parte delle famiglie che stanno facendo richiesta. In particolare si segnalano problematiche presso i due locali uffici della Regione: URP piazza Alfieri 29 e Corso Dante 163, indicati come punti abilitati al rilascio delle credenziali  (username, password e PIN – indispensabili per l’inoltro della domanda) a supporto di coloro che non sono in grado di registrarsi in autonomia. Purtroppo molti utenti lamentano il non sempre efficiente servizio erogato dagli stessi, andando a complicare l’iter procedurale che prevede una fase di accreditamento che l’utente è tenuto ad espletare in autonomia, senza l’ausilio degli operatori regionali, e utilizzando, come unico supporto informatico, un solo computer all’uopo destinato, insufficiente rispetto ad un numero importante di richiedenti

In conclusione si chiarisce come l’elemento che preoccupa di più consista proprio nel fatto che è fortemente verosimile che molti ragazzi, in occasione dell’avvio dell’anno scolastico, non potranno essere muniti dei libri di testo, in quanto diverse famiglie, quelle più in difficoltà, non saranno in grado di anticipare le somme dovute per acquistare i libri. È quindi evidente come, in considerazione anche del particolare momento congiunturale, questa nuova modalità per ottenere benefici economici di diritto allo studio non aiuti, anzi penalizzi, le famiglie più svantaggiate.

Rimaniamo comunque a disposizione dell’Amministrazione Regionale per confronti costruttivi volti a costituire le basi per una programmazione realmente condivisa in merito all’applicazione di una Legge, la 28/2007, di cui si ribadisce con fermezza il valore.

Si porgono i più cordiali saluti.

Marta Parodi
Assessore all’istruzione
Fabrizio Brignolo
sindaco

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