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Turismo in Piemonte: -54% di pernottamenti e -58% di arrivi rispetto al 2019

L’Osservatorio Turistico Langhe, Monferrato e Roero stila il bilancio del 2020 – Anche quest’anno la Regione finanzierà i voucher turistici

Nell’anno della pandemia da Coronavirus, che ha paralizzato il turismo, mandato in crisi di liquidità un numero elevato di imprenditori del settore e che avrà ripercussioni almeno fino a metà del 2021, se non oltre, l’Osservatorio Turistico Langhe, Monferrato e Roero lancia segnali incoraggianti e presenta un bilancio che lascia intendere la voglia del “sistema Piemonte” di ripartire il prima possibile. I dati sul turismo sono stati ufficializzati martedì pomeriggio ad Alba durante una presentazione alla presenza di Alberto Cirio, presidente della Regione, dell’assessore al turismo, Vittoria Poggio, del vice presidente Fabio Carosso, del direttore generale di VisitPiemonte, Luisa Piazza, del presidente dell’Ente Fiera Internazionale Tartufo Bianco d’Alba, Liliana Allena. Con loro gli altri rappresentanti degli enti che collaborano a pieno titolo con l’Osservatorio per promuovere e sostenere il turismo nella peggiore crisi dai tempi del dopoguerra.

Tenendo presente che il bilancio è ancora provvisorio, ma molto indicativo in tal senso, il Piemonte nel 2020 ha registrato un calo del 54% dei pernottamenti e del 58% degli arrivi rispetto al 2019. Un dato sostanzialmente allineato con le rilevazioni dell’Osservatorio Nazionale del Turismo. Il primo lockdown di primavera ha di fatto congelato la stagione turistica, azzerando gli arrivi dall’estero che per il Piemonte, soprattutto per la zona delle Langhe, Monferrato e Roero, rappresentano un importante indotto economico.

Dopo la chiusura del lockdown c’è stata una buona ripresa perché a livello di “destinazione Piemonte” il calo dei movimenti si è ridotto in una flessione del 36% degli arrivi e del 38% delle presenze, con una lenta ripresa nel periodo di maggio e giugno. Molto meglio a luglio, ma soprattutto ad agosto che, nonostante la mancanza di turisti extraeuropei, ha visto una flessione complessiva di circa il 27% dei movimenti rispetto al 2019.

Addirittura l’area Langhe, Monferrato e Roero ha quasi pareggiato i risultati di agosto 2019, mentre ha visto una perdita del 32% di arrivi e del 31% di pernottamenti nel periodo tra settembre e ottobre.

Il crollo del turismo internazionale

Uno dei maggiori motivi della crisi turistica nel Piemonte, provocato dalla pandemia, è stato il blocco dei voli internazionali, ma anche intercontinentali, che ha di fatto azzerato l’arrivo dei turisti americani e limitato quello dei visitatori europei. Non in tutti i casi in maniera analoga, ma tant’è. Così l’Osservatorio ha fatto sapere che i movimenti internazionali nel 2020, riferiti alla nostra regione, hanno subito una contrazione del 67% degli arrivi e del 63% dei pernottamenti. Tra i turisti italiani le perdite sono state -53% negli arrivi e -48% nelle presenze.

Dall’estero si è riusciti a contenere la perdita di turisti belgi (-49% di arrivi e -45% di presenze) e svizzeri (-53% di arrivi e -49% di presenze), mentre, restando in casa, abbiamo avuto molto interesse dalla Lombardia. Da questa regione si sono registrati un -38% di arrivi e “solo” un -30% di presenze.

È chiaro che il settore turistico piemontese è ancora in forte crisi: la stagione sciistica, fermata dai DPCM, è irrimediabilmente compromessa in buona parte dei comprensori, ma l’amministrazione Cirio ha dato pieno supporto a tutto il settore annunciando di voler riproporre, anche quest’anno, i voucher per pagare, in parte, i pernottamenti nella nostra regione.

Cirio: «Il nostro Piano di sostegno al turismo ha consentito di mitigare l’impatto negativo della pandemia»

«I dati rilevati dall’Osservatorio turistico regionale, pur fotografando la situazione critica che condividiamo a livello nazionale, confermano che il nostro Piano di sostegno al turismo ha consentito di mitigare l’impatto negativo della pandemia Covid sul settore – sottolinea il Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio – In primis, i bonus a fondo perduto per consentire alle attività alberghiere ed extra-alberghiere di sostenere le spese per l’adeguamento alle norme di sicurezza e al distanziamento sociale; quindi, il forte investimento nei voucher vacanza lanciati dalla Regione e gestiti con grande successo dai consorzi turistici con oltre 25 mila vacanze vendute a fine 2020 e, infine, la massiccia campagna di comunicazione “Piemonte singolare” che è tutt’ora in corso».

«Nel quadro di una situazione assai critica, ci sono motivi per un cauto ottimismo – dichiara l’Assessore alla Cultura, Turismo e Commercio della Regione Piemonte, Vittoria Poggio – Abbiamo momentaneamente perso il turismo internazionale, che rappresenta un bacino molto importante per il nostro territorio, ma c’è stata una grande riscoperta da parte dei visitatori di prossimità: un elemento non trascurabile, che va debitamente “coltivato”. E l’aspetto reputazione, che conferma la qualità dell’accoglienza dei nostri operatori, è un altro dato di rilievo su cui puntare. Mai come in questo momento occorre insistere sulla promozione e su tutti quei progetti che possono ampliare e migliorare la nostra offerta turistica».

Parola d’ordine: tracciatura

In un modo nel quale i “big data” sono sempre più strumenti strategici per definire le programmazioni e gli investimenti su innumerevoli settori, pubblici e privati, anche il turismo fa sempre più un uso massiccio di dati per tracciare i turisti, conoscerne le abitudini, le potenzialità economiche, i gusti, i chilometri percorsi per raggiungere un dato luogo, con quali mezzi e, ovviamente, per analizzare la web reputation grazie alle recensioni on line pubblicate sui vari siti internet.

La web reputation del Piemonte, definita anche sentiment, è cresciuta soprattutto nel periodo estivo arrivando all’87,8/100 per la nostra regione rispetto all’86,5/100 dell’Italia.

«La misurazione del sentiment del Piemonte – fanno sapere dall’Osservatorio – si basa sulla lettura aggregata delle recensioni che i visitatori lasciano sul web (Booking, Expedia, TripAdvisor, post sui vari social network) riguardo a ricettività, ristorazione e attrattori turistici per un totale di 31.000 punti di interesse. Rispetto al 2019, la pandemia e le restrizioni sugli spostamenti hanno determinato un calo di circa il 35% sul numero complessivo di recensioni redatte. In termini di profili socio-demografici, il 70,4% delle recensioni sono state redatte da utenti italiani, mentre quelle estere corrispondono al 29,6%, con la Francia in testa tra i paesi esteri (7,3%). La maggior parte delle recensioni è elaborata da coppie e da famiglie (rispettivamente, 51,8% e 23,2%). Analizzando il comparto ricettivo, sono state rilevate recensioni relative a 5.800 strutture, con un calo di circa la metà: -51,5% sul 2019, in linea con i dati provvisori di arrivi e presenze. Anche in questa circostanza, sono gli utenti italiani (61,9%) e le coppie (52,4%) a scrivere il numero maggiore di recensioni».

Per “curare” il turismo servirà il vaccino

Il presidente Cirio, commentano i dati sul turismo in Piemonte, non ha nascosto che la ripartenza del settore sarà inevitabilmente collegata alla distribuzione del vaccino antiCovid. «Dobbiamo accelerare le vaccinazioni: se noi riuscissimo per giugno ad aver vaccinato 800 mila ultra 70enni del Piemonte, riusciremmo a ridurre di 2/3 il peso della mortalità e il sistema potrebbe convivere con quel restante 1/3 in maniera più gestibile. Noi siamo anche pronti a reperire i vaccini non appena saremo autorizzati a farlo. Insomma – conclude Cirio – prima completiamo la parte dei vaccini e prima potremo ripartire con il sistema Piemonte». Il presidente ha anche annunciato che il Piemonte sarà protagonista all’Expo di Dubai che si aprirà ad ottobre del 2021 e dove auspica che si svolga l’asta internazionale del tartufo.

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