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Primo mercato unificato del sabato, mancano i parcheggi e continua la querelle per le troppe assenze

Gli operatori si lamentano del buchi lasciati vuoti, ma tra di loro c’è chi contesta le critiche mosse: «Al sabato ci sono sempre meno banchi»

Dopo l’edizione zero di mercoledì, Asti sperimenta, in piazza del Palio, il primo mercato unificato del sabato. Questa mattina siamo tornati tra gli ambulanti della piazza per farci raccontare come procede l’accorpamento e se persistono le criticità già denunciate in settimana. Da quanto riferiscono alcuni operatori, «oggi non si sono presentati una trentina di banchi anche se, grazie agli spuntisti, sono stati coperti circa quindici posteggi».

«Quando vanno via i banchi di alimentari questa piazza è morta – racconta l’ambulante Davide Giancale che ha alle spalle 20 anni di C.I.S.M (Consorzio Impianti e Servizi Mercati ) a Torino – Comunque, anche questo secondo mercato sta andando malissimo. Quando ero dirigente nel C.I.S.M ho gestito a Torino quasi 20 mercati e 1.200 consorziati. Di questi spostamenti ne ho visti tanti e il risultato è sempre stato lo stesso: si formano i buchi perché nel centro non viene nessuno. Le distanze tra le corsie sono assurde, sono delle praterie senza senso, è un mercato dispersivo. Poi mancano i parcheggi per i clienti che invece sono fondamentali».

Secondo Giancale tanti clienti non solo non andrebbero più al mercato, ma spostarlo «ha significato aver tolto gente da piazza Alfieri dove i commercianti si stanno lamentando per il mortorio che è diventato». Non mancano critiche all’amministrazione e a chi ha disegnato la planimetria: «Abbiamo un solo bagno dove non puoi entrare, – continua Giancale – ci sono autocamion con 70 kg di Gpl uno vicino all’altro e secondo noi c’è carenza nella sicurezza. Ora bisogno ridisegnare tutto il mercato e fare un progetto in sinergia con l’amministrazione, un vero progetto di marketing e innovazione che non c’è». Tutto questo senza considerare i costi di occupazione dovuti alla tassa unica che sono considerati troppo alti.

«Per fortuna che ci sono gli spuntisti che hanno riempito i buchi, ma questi operatori torneranno solo se riusciranno a lavorare. Ricordo che occupando 12 metri devono pagare 28 euro, ma se ne occupano 10 pagano 22 euro. È tanto se devi poi aggiungere il gasolio, le spese vive e sperare di guadagnare abbastanza per non rimetterci – commenta Salvatore Nicastro sulla piazza mercatale da 30 anni – Il Comune ci terrà qua per un bel po’, pensavamo che la novità portasse gente, invece mercoledì ho incassato un terzo di quello che guadagnavo in piazza Alfieri. Eppure sappiamo di colleghi che hanno chiuso “in bianco”. Il problema è che anche le licenze perdono di valore e a rivenderle ci si rimette. Tempo sei mesi bisognerà fare un nuovo accorpamento per eliminare i buchi che, anziché essere tolti come ci raccontavano, sono aumentati. Mercoledì alle 17.50 vedevo banchi sparsi qua e là, al massimo una decina».

C’è anche un’altra questione segnalata da Nicastro, la presenza di auto che viaggiano nel centro della piazza lungo le corsie di emergenza. «Qua passano come se fosse un’autostrada perché sono state lasciate le due corsie esistenti, anziché eliminarle. Corsie che neanche vanno dritte, ma curvano rendendo impossibile vedere tutti i banchi in un colpo solo. Mercoledì, alle 8 del mattino, sono passate due auto veloci, ma anche nel pomeriggio il problema si ripresenta e c’è il rischio di essere investiti. Ovviamente, tenendo i passaggi così larghi, “si sono mangiati” decine di parcheggi che i nostri clienti non possono sfruttare. Su 2.092 posti ne rimangono 300 per residenti, pendolari e per i clienti, davvero pochi. Per un anno proverò questo mercato, ma poi credo che riporterò la licenza in Comune».

Gigliodoro (FIVA): «Finalmente non ci sono più operatori di seria A e altri di serie B»

Intono alle 10 iniziano ad arrivare più persone tra i banchi del mercato. Per molti si tratta di prendersi del tempo per cercare uno specifico operatore. C’è chi apprezza molto il nuovo format mercatale considerandolo più comodo rispetto alle due piazze separate, ma non mancano critiche senza appello: «Questo non è più un mercato, ma un bazar dove non si capisce più nulla» sbotta una signora stanca di girare tra le corsie senza arrivare alla meta.

Dopo aver assistito al fermo di una donna, bloccata da due agenti della polizia municipale perché sospettata di aver rubato alcuni capi di abbigliamento, parliamo con Raffaela Gigliodoro, ambulante e attuale presidente della Fiva di Asti. Gigliodoro è una delle voci a favore dello spostamento e dell’accorpamento dei banchi in piazza del Palio. «Al sabato ci sono meno banchi, anziché 219 sono 209 e quindi prima di dire che ci sono dei buchi bisogna dare i numeri precisi – spiega l’ambulante – Sono previsti anche dei posti doppi dove c’è il titolare del banco, ma non un secondo operatore per occuparlo. I vuoti non ci sono solo perché gli ambulanti hanno preferito non venire».

«Non è neanche vero che il mercato sia frammentato, ma le corsie in mezzo sono state lasciate più larghe per consentire a vigili del fuoco o alle ambulanze di passare. In ogni caso tutti i banchi sono visibili a distanza e non c’è molta meno gente – continua Gigliodoro – Bisogna però dare il tempo alle persone di abituarsi alla nuova dislocazione dei banchi. Anche la polemica dei camion con i Gpl non ha senso perché prima c’erano tre camion, adesso sono quattro. Prima andavano bene, ma adesso no? Sono solo delle polemiche pretestuose».

Vero, invece, che i parcheggi blu a margine dell’area mercatale sono in parte occupati da furgoni degli ambulanti. «Però non dovrebbero parcheggiare lì perché nel regolamento c’è una postilla che lo indica. Sono stati concessi metri in più per allestire i banchi e tenere i furgoni sul posto, ma se si vuole allestire il banco alla toscana o all’americana possono essere parcheggiati nell’area di sosta dell’ex Waya. Non bisogna togliere i parcheggi ai clienti, – osserva Gigliodoro – ecco perché occorre che qui ci sia un organo di polizia che faccia rispettare il regolamento». Ma, ad oggi, secondo quanto ci spiegano proprio gli agenti della polizia municipale presenti in piazza, non c’è un obbligo formale di tenere i furgoni fuori dagli stalli blu, né una procedura per sanzionarli. Quindi i furgoni, pur togliendo parcheggi ai clienti, hanno titolo a occupare gli stalli blu (che comunque hanno una tariffa oraria agevolata).

«Finalmente non ci sono più operatori di seria A e altri di serie B – conclude Gigliodoro – Siamo tutti uguali e tutti possono emergere in base alle proprie capacità. Chi si lamenta dell’accorpamento è perché ha perso postazioni privilegiate che aveva in piazza Alfieri e mi spiace molto che ci siano colleghi che abbiano speso soldi per fare un ricorso al Tar che non aveva possibilità di essere accolto. Ora dovremmo lavorare tutti per il bene del mercato e noi come Fiva lo stiamo già facendo. Giovedì avremo una riunione durante la quale parleremo di marketing e iniziative di promozione, tra cui l’acquisto di voucher parcheggi per consentire ai clienti di sostare gratis. Se poi occorrono dei miglioramenti saranno fatti, ma in piazza del Palio siamo e da qui ripartiamo».

[foto J.R.]

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