Il 2024, per i Delta N.A., inizierà nel migliore dei modi. Neva Epoque e Alessandro Vignola, artisti astigiani che compongono il duo, inaugureranno infatti il prossimo 30 gennaio, presso la Galleria Venus di Seoul (la capitale della Corea del Sud, ricca di galleria d’arte e storia), una personale intitolata “In dreams we trust”, in collaborazione con l’Istituto italiano di cultura e l’Ambasciata italiana di Seoul. La mostra comprenderà diciotto opere che descrivono il rapporto tra realtà e sogni, dove il mondo materiale, fondendosi con quello etereo, darà origine a emozioni, intenzioni e desideri, tanto da renderli tangibili.
L’idea
«Per completare il significato della mostra – sottolineano i due artisti – stiamo organizzando, al suo interno, un’installazione artistica intitolata “Il muro dei sogni – Wall of dreams”. L’obiettivo è focalizzare l’attenzione sull’importanza del sognare per costruire una realtà migliore».
Per realizzarlo i Delta N.A. hanno bisogno della partecipazione di tutti. «Stiamo raccogliendo desideri da persone di ogni parte del mondo – dicono – sia da adulti sia da bambini di scuole elementari e materne che noi poi trascriveremo su post-it e in più lingue, così da creare un “post-it wall”. Sul muro – continuano – collocheremo anche post-it vuoti in modo che, chiunque verrà a vedere la mostra, potrà aggiungere il proprio sogno. Tutto ciò contribuirà a costruire energia positiva».
Dunque, l’invito dei Delta N.A. è quello di partecipare all’iniziativa. «Basterà mandarci un messaggio tramite Instagram sul nostro account @delta_na», precisano. «Ogni sogno verrà poi scritto in forma anonima sul muro della galleria».
La mostra
“In dreams we trust” durerà fino al 29 febbraio e conterrà numerose opere inedite del duo artistico.
«Parte dei quadri esposti – aggiungono – sono frutto del lavoro di questi ultimi due anni, un periodo in cui ci siamo dedicati ad approfondire la nostra espressione per arrivare a rendere le opere così coinvolgenti e sconvolgenti da non richiedere spiegazioni».
Un’esigenza nata qualche tempo fa durante l’inaugurazione di una mostra in Italia. «In quell’occasione molti visitatori ci interrogavano in merito al significato dei quadri o sculture firmati da noi. Da lì l’idea di rendere le nostre opere così intense ed emozionanti da non richiedere spiegazioni razionali».
I lavori dell’ultimo periodo hanno suscitato l’attenzione di gallerie da diverse parti del mondo, tanto che, recentemente, l’opera “First Sun” (che sarà presente alla mostra di Seoul) è stata pubblicata sulla rivista “Elle magazine Korea”.