Le scarse abilità di pesca di un detenuto del carcere di Asti condannato all’ergastolo gli sono costate una ulteriore denuncia e processo. L’uomo, infatti, è stato visto alla finestra della cella mentre armeggiava con un bastone cui era stato aggiunto un gancio improvvisato e stava cercando di arpionare un filo trasparente con un pacchetto trasportato sul cielo delle sezioni da un drone. Non è riuscito ad agganciarlo e il pacchetto è caduto nel cortile. Recuperato dalle guardie penitenziarie, il pacchetto conteneva cinque cellulari completi di caricatori e cavetti. Difeso dall’avvocato Alberto Masoero, ha scelto la via del rito abbreviato. Stessa scelta per il compagno di cella accusato in concorso.
Tribunale di Milano
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