“Meglio delle parole contano i fatti – commenta il sindaco Paolo Lanfranco – Ed è per questo che abbiamo pensato di rendere omaggio a Scagliola con un libro che, anche grazie a documenti mai resi noti, ricostruirà la sua figura di combattente per la libertà: vogliamo condividere il ricordo di lui con chi lo ha conosciuto e farlo scoprire alle nuove generazioni”.
“Per fare questo – segnala Lanfranco – il Comune ha chiamato alla stesura del libro tre esperti astigiani e ha potuto contare sull’indispensabile apporto di Dino Scagliola, figlio di Piero, che ha messo a disposizione della ricerca una grande quantità di carte inedite, di grande valore, che saranno in parte pubblicate: dallo straordinario diario d’Africa, scritto e illustrato dallo stesso Scagliola, al carteggio tra Piero e altri capi partigiani come Renzo Cattaneo e Giovanni Toselli. Molte anche le foto d’epoca ricavate dall’archivio di famiglia. Grazie a questi materiali sarà possibile scrivere nuove pagine sulla storia del nostro paese e del territorio che ci circonda”.
L’opera s’intitolerà “Le guerre di Piero” e ripercorrerà il lungo percorso di vita del protagonista (è scomparso a 89 anni) che ha conosciuto, tra gli altri, Norberto Bobbio, Ferruccio Parri, Giorgio Bocca ed è stato amico di Nuto Revelli, Carlo Levi, Giorgio Vaccarino. Tra memorie familiari e sentimenti intimi, aprirà il libro la conversazione con Dino Scagliola di Laura Nosenzo, giornalista e scrittrice.
Mario Renosio, direttore scientifico dell’Israt, traccerà il profilo del tenente Scagliola, combattente nella guerra di Etiopia (1935-’36) e poi in Jugoslavia, dal 1940, allo scoppio del secondo conflitto mondiale.
Il volume, edito da Comune e Araba Fenice, uscirà a giugno con la speranza, epidemia sanitaria permettendo, di presentarlo nei territori in cui Piero e la sua brigata agirono, ponendo sempre molta attenzione a non esporre la popolazione alle ritorsioni del nemico nazifascista.