Paese in lutto
E’ Carlo Satragni, 82 anni, di Mombaruzzo il pilota rimasto vittima del gravissimo incidente avvenuto questa mattina sull’autostrada Genova-Gravellona Toce all’altezza degli svincoli di Alessandria Sud e della Torino-Piacenza.
L’uomo, da solo, stava pilotando il suo aereo ultraleggero quando, per cause non ancora chiare, ne ha perso il controllo e il velivolo si è schiantato a terra. Non sono rimaste coinvolte nell’incidente vetture che stavano transitando in quel momento in autostrada, ma per l’uomo non c’è stato più nulla da fare.
Carlo Satragni, la vittima dello schianto
Le ipotesi sullo schianto
Le ipotesi sulle cause che hanno portato allo schianto sono diverse: da un malore dell’uomo ad un guasto meccanico; esclusi il maltempo e l’inesperienza, visto che stamattina la visibilità era buonissima e Satragni aveva dalla sua numerose ore di volo tanto da essere soprannominato “Il comandante”. Nonostante l’età l’uomo aveva un’ottima forma fisica e, oltre al volo, era un appassionato di maratone.
Carlo Satragni era originario di Mombaruzzo, così come la moglie Carla Romano, anche se hanno vissuto a lungo a Novara dove lui, prima della pensione, lavorava alla Banca Popolare della città. Ma il comune natio era sempre rimasto nel cuore, lì avevano mantenuto una seconda casa dove si recavano appena gli impegni lavorativi e familiari lo consentivano. Da diversi giorni, infatti, erano nella seconda casa.
Il teatro dell’incidente
L’amore per il volo
Tesserato all’aeroclub di Novi Ligure, spesso Satragni si recava a Mombaruzzo, strategicamente più comodo per recarsi all’aviosuperficie dove era ricoverato il suo ultraleggero. Spesso i suoi concittadini lo vedevano sorvolare il paese e le colline.
«Sono costernato, con Carlo non abbiamo perso solo un concittadino, ma anche un amico e a nome di tutto il paese voglio esprimere la vicinanza alla moglie e ai figli in questo terribile momento di sofferenza» è il commento del sindaco Giovanni Spandonaro.