Sessant'anni fa iniziavano le trasmissioni della Rai, e verso la fine degli anni Cinquanta nasceva il telegiornale. Il festival Passepartout, in programma da stasera e fino al 15 giugno al Palazzo
Sessant'anni fa iniziavano le trasmissioni della Rai, e verso la fine degli anni Cinquanta nasceva il telegiornale. Il festival Passepartout, in programma da stasera e fino al 15 giugno al Palazzo del Collegio, vuole guardare indietro a quello che in questo lasso di tempo è successo nel campo dell'informazione.
La tv è ancora il mezzo più usato dagli italiani per formarsi un'opinione, ma l'affermarsi della rete ha messo in luce tutti i limiti e le criticità del mezzo: notizie non date, informazione veicolata o pilotata in modo da ottenere il consenso o la simpatia del pubblico verso posizioni precostituite.
Dopo lo sviluppo dei canali commerciali, con il nodo mai risolto della dipendenza tra inserzionisti e qualità dell'informazione, l'affermazione della tv satellitare, la sostanziale limitata libertà di stampa nel nostro paese sono alcuni tra i temi su cui l'edizione numero 11 di Passepartout inviterà a riflettere, insieme agli ospiti che interverranno. Dal festival trasmetterà in diretta l'emittente Primaradio, e sarà possibile navigare in rete grazie allo sponsor BBBell.