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Venerdì la Via Crucis di Antignano
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Venerdì la Via Crucis di Antignano

Questa sera Antignano cambierà volto e ritroverà le atmosfere della Gerusalemme del tempo in cui Gesù Cristo fu processato e mandato al patibolo del Golgota. Alcune luci si spegneranno, altre

Questa sera Antignano cambierà volto e ritroverà le atmosfere della Gerusalemme del tempo in cui Gesù Cristo fu processato e mandato al patibolo del Golgota. Alcune luci si spegneranno, altre daranno vita a nuove prospettive e nel buio della notte si rivivrà la sacra rappresentazione della “Via Crucis”, giunta quest’anno alla sua 25ª edizione. A rappresentarla saranno gli stessi abitanti di Antignano, di ogni età e professione: casalinghe e commercianti, agricoltori e studenti indosseranno i panni dei personaggi dei vangeli, dando vita alla folla e ai responsabili della morte di Gesù, quest’anno ancora rappresentato da Francesco Graziano.

Una novità di quest’anno consiste nel temporaneo abbandono di un protagonista storico, Aldo Binello, che verrà sostituito da Aldo Marello “Cerot”, che si calerà nella parte del Sommo Sacerdote Ismaele: altri avvicendamenti riguarderanno parti minori. Preceduta da un breve intervento introduttivo del parroco don Pierino Torchio, la Sacra rappresentazione si svolgerà, in punti prestabiliti, articolandosi in tre parti: una prima con le scene dell’Ultima Cena, dell’agonia nel Getsemani e del successivo arresto di Gesù, la seconda con i processi davanti al Sinedrio ed al Pretorio di Ponzio Pilato; infine, la terza parte chiuderà la Via Crucis con il momento più drammatico, ossia la salita al Calvario e la successiva crocefissione, che avverrà nel punto più alto del paese, proprio accanto alla chiesa parrocchiale.

Oltre che nella rappresentazione della Via Crucis, tutto il paese sarà impegnato nel supporto tecnico della rappresentazione, che richiede l’impegno di oltre 150 persone nel ruolo di costumisti, tecnici del suono e delle luci, scenografi, fabbri, muratori e carpentieri. I costumi degli attori sono stati realizzati nel pieno rispetto dell’epoca storica dalle sarte Carmen Bosio e Pinuccia Quaglia: l’autore dei testi è Franco Orecchia, cui si deve anche la regia della serata. Le musiche saranno invece curate da Roberto Orecchia, mentre daranno voce ai diversi personaggi don Pierino Torchio, Franco Bosia, Annamaria Rivella e Ilario Dentis. Al termine della rappresentazione la Corale di San Secondo, di Asti, diretta dal m.° Giuseppe Gai e con la partecipazione di Carlo De Bortoli, eseguirà un concerto di musica sacra.

Renato Romagnoli

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