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Attualità
appello

Asti, il “pecoro Artù” sotto sfratto cerca un nuovo ovile

Il 15 aprile scade il contratto di affitto al Palucco. Appello per trovare un nuovo posto per il “re dei selfie” e i suoi amici

Una data che mette in ansia da tempo chi si occupa del “pecoro Artù”, il montone più popolare di Asti, re dei selfie quando viveva nel precedente ovile di Viatosto ed era la gioia di tutti i bambini (e non solo) che passeggiavano vicino alla sua recinzione.
La data è il 15 aprile e segna il giorno dello sfratto di Artù e delle altre 6 pecore che rappresentano il piccolo gregge domestico ospitato in un appezzamento al Palucco, davanti alla pizzeria Villa Fernanda.
Un luogo perfetto per Artù e i suoi amici: è sufficientemente vasto per ospitarli tutti, può contare su zone di ombra e altre di sole, è protetto da una doppia recinzione diurna e nottura contro i predatori, è dotata di un ovile confortevole, acqua corrente, ed è situato in una posizione non troppo isolata. Inoltre non è distante dall’abitazione delle due persone che si occupano degli animali.
Quel contratto di affitto firmato per tre anni è a scadenza e il proprietario rivuole indietro il suo terreno.
Ma trovare una nuova casa ad Artù e ai suoi amici non è così semplice.
Ci hanno provato i loro “angeli custodi”, primo fra tutti Roberto che si occupa di Artù da quando era appena un bambino e aveva investito tutti i suoi risparmi per acquistarlo quando era ancora un agnellino da una famiglia di nomadi che lo teneva legato vicino alla roulotte per macellarlo e mangiarlo.
Serve un posto che abbia tutte le caratteristiche di quel piccolo angolo di paradiso al Palucco.
Non può essere lontano da Asti perchè chi si occupa del piccolo gregge deve poterlo raggiungere in fretta più volte al giorno. Non può essere troppo isolato perchè sarebbe preda di lupi o di malintenzionati. Non può essere troppo piccolo o troppo grande perchè va tutto recintato in doppia protezione.
E non si può neppure pensare ad una separazione degli animali, perchè sono abituati da anni a vivere insieme e ad essere trattati in un certo modo, con il pieno rispetto del loro benessere. Artù è decisamente il capo del gregge e gli altri animali vivono in simbiosi con lui, come Merlino che è letteralmente la sua “ombra” e che la sera si addormenta appoggiando la testa sulla schiena del “capobranco”.
Roberto e Chicca continuerebbero ad occuparsi degli animali, regalando loro cura, accudimento, sicurezza ma servono le condizioni giuste per fare il trasloco.
Che, comunque, sarebbe vissuto con choc visto che le pecore sono molto diffidenti e ci mettono 1 anno e mezzo a prendere confidenza con un posto nuovo, a pascolare e muoversi con sicurezza dentro l’area. Sono animali nati in un contesto domestico e amano la condizione stanziale.
L’appello è accorato, perchè se non si trova un altro posto, non si conosce il futuro di Artù e degli altri.
Se qualcuno possiede un’area con le caratteristiche descritte, può mettersi in contatto con Chicca e Roberto al numero 393/9236509.

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