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Dalla Regione Piemonte

Massimo impegno per le infrastrutture di confine tra Piemonte, Valle d’Aosta e Francia

L’amministrazione Cirio ha incontrato il Ministero degli Esteri Antonio Tajani confrontandosi sugli interventi per favorire lo sviluppo economico dell’area nord ovest

Dedicare il massimo impegno per migliorare i collegamenti tra Italia e Francia, la cui fragilità oggi rischia di avere ripercussioni importanti sulle attività produttive, sulla logistica e sulle esportazioni, è il risultato della riunione che si è tenuta al Grattacielo Piemonte alla presenza del vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri Antonio Tajani, dei presidenti delle Regioni Piemonte Alberto Cirio e Valle d’Aosta Renzo Testolin, del sindaco di Torino e della Città metropolitana Stefano Lo Russo, degli assessori regionali Marco Gabusi e Andrea Tronzano, e in videocollegamento, del viceministro delle Infrastrutture Edoardo Rixi, dell’ambasciatore di Francia in Italia Martin Briens e dell’assessore regionale Enrico Bussalino.

Al centro del confronto le chiusure della ferrovia del Frejus a causa della frana che l’ha interrotta ad agosto del 2023, e del traforo del Monte Bianco – tre mesi all’anno per 18 anni – per la manutenzione e messa in sicurezza. Presenti anche i rappresentanti della Camera di Commercio di Torino e delle associazioni di categoria, che hanno illustrato le ricadute in termini economici che derivano da questa situazione.

 

«Lo sviluppo dell’economia di tutto il Nord Ovest d’Italia dipende da questi collegamenti, vitali per Piemonte e Liguria. e le vie di trasporto devono permetterci di valorizzare i nostri prodotti – ha sostenuto il ministro Tajani – Oggi mi pare che ci sia stato un cambio di passo: c’è un messaggio positivo da parte francese e come Governo faremo di tutto per sostenere l’obiettivo di trasporti efficaci ed efficienti tutelando l’ambiente. Abbiamo chiesto ai francesi di accelerare sulla riapertura del Frejus, e ci hanno garantito che stanno facendo il massimo per il ripristino della circolazione, e sul Monte Bianco abbiamo avuto segnali di grande attenzione: sono disponibili alla realizzazione di una seconda canna, cosa prima mai considerata in precedenza, con l’impegno a riaprire il tunnel per le feste di Natale per garantire ossigeno al turismo. Presto a Nizza faremo una nuova riunione del tavolo binazionale del Trattato del Quirinale per procedere anche da punto di vista politico nello sviluppo delle politiche transfrontaliere».

«Abbiamo formalmente richiesto alle autorità francesi di accelerare i tempi di realizzazione e miglioramento dei collegamenti sui valichi alpini tra Italia e Francia – ha affermato il viceministro Rixi – Riteniamo essenziale potenziare queste infrastrutture strategiche per facilitare il flusso di merci e persone, rafforzando così la competitività e la connettività tra i due Paesi. Lavorare insieme per ridurre i tempi è fondamentale per garantire una mobilità più efficiente e sostenibile nell’area transalpina»

Il presidente Cirio ha parlato di «un incontro importante, perché la presenza del vicepremier ha consentito di avere insieme le istituzioni italiane e francesi per riaffermare la bellezza e l’importanza strategiche del Piemonte e della Valle d’Aosta, ma anche la fragilità dei nostri collegamenti con la Francia. Abbiamo la necessità di interventi immediati: oggi l’ambasciatore ha dato letto un messaggio del ministro francese e dato rassicurazioni sul massimo impegno per accelerare il più possibile i tempi per la riapertura della ferrovia del Frejus, sul rispetto della scadenza di dicembre per il tunnel del Tenda e, per la prima volta, è emersa l’importante disponibilità a ragionare tra Regioni transfrontaliere e Governi confinanti per il raddoppio del Monte Bianco, che noi consideriamo un intervento strategico per il futuro della nostra economia e delle nostre imprese, e anche per una migliore fluidità e sicurezza degli attraversamenti alpini».

«L’incontro di oggi è stato positivo perché si sono potuti approfondire tutti gli aspetti legati ai valichi alpini e soprattutto perché ora il Governo avrà una forza ulteriore nei tavoli di lavoro con la Francia: quella del tessuto economico del Piemonte», hanno aggiunto gli assessori Gabusi, Bussalino e Tronzano.

Il presidente Testolin ha dal canto suo ricordato la recente interlocuzione con il ministro degli Esteri francese Barrot, «che si è dimostrato sensibile al tema», ha ricordato che «il Consiglio della Valle si è già nel tempo favorevolmente espresso per la costruzione di una seconda canna del tunnel del Monte Bianco, che potrebbe garantire maggior sicurezza, flussi separati e maggior fluidità del traffico», ed ha ribadito «la piena disponibilità delle istituzioni valdostane a collaborare con il Governo nazionale sul dossier da cui dipende lo sviluppo economico di tutto il Nord Ovest in ambito turistico, commerciale ed industriale».

Intervenendo in videocollegamento, l’ambasciatore Briens ha sottolineato che «i collegamenti transalpini sono strategici per entrambi, Francia e Italia, per i nostri cittadini come per le nostre imprese. Siamo determinati a lavorare insieme per risolvere al più presto tutte le sfide attuali. È il senso del messaggio del ministro francese degli Esteri che ho trasmesso oggi ai nostri partners italiani».

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