Ad Asti è una sonora bocciatura quella che gli utenti del trasporto pubblico hanno decretato oggi al primo giorno di modifiche della viabilità per consentire l’allestimento del cantiere sul ponte Ogerio Alfieri, in corso Savona, dove per sei mesi si lavorerà per costruire la nuova passerella pedonale. Rabbia, smarrimento, poche informazioni chiare e l’ansia di perdere i bus o le coincidenze hanno accompagnato la giornata degli utenti del tpl i quali, al mattino, non hanno trovato né in strada dello Scalo, né in corso Venezia (davanti alla sede dell’Italgas) una segnaletica chiara (né orizzontale, né verticale) che indicasse dove fossero le fermate provvisorie dei bus, quali fossero le corse interessate e gli orari di arrivo e partenza.
Nulla. Solo delle paline con l’ordinanza di divieto di sosta per fare spazio ai pullman, ma che in corso Venezia è stata ignorata dagli automobilisti causando, quindi, un problema di sicurezza. Le corriere si sono dovute fermate a ridosso della doppia curva davanti a via al Mulino ostruendo la visuale ai mezzi in transito. Come se non bastasse, anche i passeggeri, una volta scesi dai bus, si sono ritrovati ad attraversare la strada sulla curva, sbucando dalla parte anteriore dei mezzi (anziché da dietro verso le strisce pedonali), con l’aria “sperduta” non sapendo esattamente da quale parte incamminarsi per raggiungere il sottopasso della ferrovia, quindi corso Gramsci e la stazione.
Ma il ponte di corso Savona, che ci si aspettava venisse chiuso al mattino, è invece rimasto aperto con il doppio senso di marcia fino al primo pomeriggio. Poi, una volta sistemati tutti i cartelli di deviazione della viabilità, è stato istituito il senso unico di marcia in uscita da corso Einaudi verso corso Savona. È stato previsto un passaggio per i pedoni che possono percorrere il ponte camminando tra la carreggiata aperta ai mezzi in transito e il cantiere. Ma per sicurezza sarà chiuso il passaggio pedonale tra il parcheggio Babilano e corso Savona perché troppe persone, ignorando le transenne, rischierebbero di trovarsi in mezzo al traffico.
È stato inoltre istituito il senso unico in discesa in strada dello Scalo, proprio dove i bus si fermano al posto dei capolinea ordinari. Per i pedoni, invece, l’unico modo per raggiungere la stazione è camminare sul marciapiede a lato del Movicentro, in corso Einaudi. Anche dopo le lezioni, intorno alle 13, il caos ha accompagnato gli studenti e i pendolari che cercavano il loro bus per tornare a casa, tra corso Venezia e strada dello Scalo con assembramenti davanti all’Italgas e pullman fermi su entrambe le corsie di marcia. Molti studenti del Vercelli hanno perso il bus verso il sud Astigiano perché il pullman dell’Asp, preso per raggiungere la stazione dalla zona nord di Asti, è arrivato dieci minuti dopo la partenza della corriera. Un disagio segnalato al giornale dai loro genitori. Domani si replica, sperando che molte criticità siano risolte in giornata.
2 risposte
Scusate, ma i pullman che provengono da corso Savona non possono essere instradati in via Cuneo corso Venezia cavalcavia Giolitti corso Matteotti (che possono transitare in contromano rispetto alle auto) ed arrivare tranquillamente al Movicentro/Stazione?
ci sono pullman troppo grossi per le stradine (piccole) di Asti