Ieri mattina i carabinieri astigiani guidati dal comandante colonnello Giovanni Di Niso insieme alle autorità civili e militari di tutta la provincia hanno reso onore alla memoria del sottotenente Giovanni Cavallaro, caduto nell’attacco terroristico di Nassiriya, Iraq, il 12 novembre del 2003.
La commemorazione è avvenuta al cimitero di Nizza Monferraato dove, nella tomba della famiglia della moglie, Brancato, è sepolto il carabiniere.
Fiori e lettura della motivazione della concessione della Croce d’Onore hanno riportato il ricordo di tutti a quel terribile momento che segnò la vita sia della famiglia di Cavallaro che di tutti i carabinieri astigiani.
«La cerimonia – spiegano dal Comando provinciale – si inserisce nell’ambito della celebrazione della “Giornata del ricordo dei Caduti nelle missioni internazionali di Pace” in cui si celebrano i militari italiani caduti in operazioni all’estero. L’istituzione di questa giornata prende le mosse dalla forte partecipazione popolare suscitata nella Nazione a seguito alla strage di Nassiriya, episodio in cui è stato versato il più grande tributo di sangue dalle Forze Armate italiane dal secondo dopoguerra ad oggi».
Questa la motivazione della Croce d’Onore (onorificenza concessa alle vittime del terrorismo o di atti ostili impegnate in operazioni all’estero): “Comandante di plotone info-investigativo dell’unità di manovra del reggimento MSU impiegato in missione a sostegno della martoriata popolazione irachena nell’ambito dell’operazione Antica Babilonia, coraggiosamente consapevole dei gravi rischi ai quali si esponeva, si prodigava per assolvere il proprio delicato incarico con fermezza di intenti, senso del dovere ed altissimo spirito di sacrificio.
Il 12 novembre 2003 a seguito di improvviso attacco ad una installazione del contingente nazionale, veniva mortalmente investito dal devastante scoppio di un’ingente quantità di esplosivo provocato proditoriamente da cellula terroristica suicida, sacrificando così la propria vita ai più sacri valori dell’uomo, di patria e dell’onore militare. Chiarissimo esempio di eletta abnegazione ed incondizionata dedicazione al dovere».