Niente da fare. O meglio, tutto da rifare. I tre grandi immobili dellAsl oggi in disuso non li vuole nessuno (per ora). Venerdì, a mezzogiorno, scadeva il termine per la presentazione della
Niente da fare. O meglio, tutto da rifare. I tre grandi immobili dellAsl oggi in disuso non li vuole nessuno (per ora). Venerdì, a mezzogiorno, scadeva il termine per la presentazione della manifestazione di interesse per lacquisto in blocco dei tre grandi contenitori ormai vuoti, ma sulla scrivania del direttore Valter Galante non è arrivato alcun nominativo.
Rispetto alle precedenti due aste andate deserte, questa volta si sono fatte vive, qualche settimana fa, due società immobiliari di Milano che hanno chiesto i dettagli della vendita negoziata, ma alla fine non hanno presentato alcuna offerta. Così lex ospedale di via Botallo, lex Maternità e lex Mutua di via Orfanotrofio rimangono ancora in cerca di un nuovo proprietario che abbia idee e denaro, tanto denaro, per dare loro un nuovo futuro. Di idee sullex ospedale ne sono già arrivate; ultima in ordine di tempo quella racchiusa in un articolato progetto presentato nelle scorse settimane da un pool di architetti astigiani in cerca di finanziatori. Per gli altri due grandi edifici, invece, non ci sono neppure le idee, tenendo conto che uno di essi, lex Mutua, è occupata da oltre due anni da una dozzina di famiglie senzatetto.
E adesso? Esaurita totalmente questa prima tornata di tentativi di vendita (le prime due aste e questa negoziazione privata ferma sui 20 milioni di euro) si dovrà far ripartire tutta la procedura per rimettere gli edifici allasta. La differenza è che, con ogni probabilità, ora si passerà dalla vendita in blocco a quella separata, immobile per immobile. Che a prima vista sembra essere quella più logica e ragionevole ma è invece la più incerta e complicata, visto che deve tenere conto di un preciso punto di riferimento: il valore totale dellincasso deve avvicinarsi il più possibile a quei 20 milioni di euro messi in posta a bilancio dalla Regione come controparte del mutuo acceso per la realizzazione del nuovo ospedale di Asti. Si attendono indicazioni dallassessorato regionale alla sanità.
Daniela Peira