Di primo impatto non si può non pensare a Wall Street e a Michael Douglas, quando si parla di cinema e finanza. È questo infatti il tema di La frode, film indipendente girato in appena
Di primo impatto non si può non pensare a Wall Street e a Michael Douglas, quando si parla di cinema e finanza. È questo infatti il tema di La frode, film indipendente girato in appena un mese, con Richard Gere protagonista nei panni di uno spregiudicato uomo daffari. Ma a distanziarlo dalla celebre pellicola di Oliver Stone cè il ritratto forse più umano del protagonista, che in Wall Street era un pescecane nel quale il pubblico faticava a riconoscersi. Robert Miller, fatti i dovuti distinguo, è una persona come tante: manager carismatico, gode della stima di molti e soprattutto ha una famiglia perfetta.
Proprio con loro (la moglie è Susan Sarandon) e con i suoi fedelissimi sta festeggiando i suoi 60 anni, ma a rovinargli lumore cè lansia per una firma che non arriva. Questo non gli impedisce di proseguire la giornata fuggendo tra le braccia della sua amante (Laetitia Casta), tanto bella quanto capricciosa. Ma quella che potrebbe apparire come la normale esistenza di un uomo potente, si trasforma nel dramma di un uomo che vede crollare sotto ai suoi piedi un impero.
In poche ore viene incriminato per due reati: frode, con laccusa di aver costruito una sorta di sistema Madoff, e omicidio. Come uscire dal vicolo cieco? Uomo dalle mille risorse, Miller mette in campo tutta la sua spregiudicatezza finanziaria e uno stuolo di avvocati. Una curiosità: il titolo originale è Arbitrage, in italiano arbitraggio, concetto simile alla speculazione ma con cui si intende la pratica di trarre vantaggio dalla differenza dei prezzi tra due o più mercati.
La frode
Di Nicholas Jarecki con Richard Gere, Susan Sarandon, Brit Marling
Usa 2012, drammatico, 107