Il “Tartufo Reale”, il riconoscimento che Reale Mutua consegna ogni anno al miglior tartufo cavato dalle colline di Langhe, Roero e Monferrato, taglia il traguardo delle quindici edizioni: nella mattinata di domenica 7 novembre, il tradizionale appuntamento – organizzato nell’ambito della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, che quest’anno celebra la sua 91ª edizione – ha visto concorrere prestigiosi esemplari di Tuber mangnatum Pico, nella cornice della Sala del Consiglio comunale intitolata a Teodoro Bubbio, presso il municipio di Alba.
A fare gli onori di casa per la Città di Alba, l’assessore a Turismo e Manifestazioni, Emanuele Bolla: “Nella sala in cui siamo soliti officiare matrimoni, celebriamo l’alleanza tra il Comune di Alba, l’Ente Fiera e Reale Mutua, da sempre al nostro fianco nella manifestazione. Lo facciamo felici di avere tantissimi visitatori in città e sul territorio per gustare e conoscere il Tartufo Bianco d’Alba, che è molto più di un semplice ingrediente, essendo divenuto un vero e proprio prodotto culturale, la cui narrazione è nelle sapienti mani dei nostri trifolao”.
“L’anno scorso l’appuntamento con il Tartufo Reale chiudeva la Fiera in presenza, in ottemperanza al DPCM varato dal Governo per il contenimento della pandemia da Covid-19: quest’anno segna invece la metà del percorso, preparandoci a vivere con entusiasmo gli ultimi 4 weekend – aggiunge il vicepresidente della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, Marco Scuderi –. Grazie a Reale Mutua, storico sponsor della Fiera, con il quale siamo cresciuti insieme anno dopo anno, edizione dopo edizione”.
“È davvero un piacere essere qui oggi, a rinnovare questa collaborazione – dichiara Luca Filippone, direttore generale di Reale Group, accompagnato da Lorenzo Cavallotto e Massimo Bazzan, titolari dell’agenzia di Alba –. Reale Mutua ha radici profonde in Piemonte, essendo nati a Torino nel 1828: essere sul territorio è qualcosa in cui crediamo con forza da 193 anni, supportando tutte le attività che rendono la nostra terra straordinaria”.
L’attenta analisi degli esperti giudici del Centro Nazionale Studi Tartufo ha dunque decretato il vincitore: per la prima volta, si tratta di un ex aequo. “Dopo aver visto due campioni condividere un oro olimpico con il salto in alto, quest’estate, anche qui premiamo due commercianti – afferma Stefano Cometti, presidente della giuria –. Il compito della giuria è stato estremamente difficile, per quattro tartufi eccezionali, accomunati dal profumo di fungo fresco, ma con morfologie diversificate, dovute al terreno dal quale sono stati cavati e alla pianta con cui sono cresciuti in simbiosi”.
A spartirsi la gloria, Marco Ronzano e Davide Curzietti: 305 grammi per il tartufo scovato da Ronzano, “perfetto per forma e rotondità”, 440 per la trifola di Curzietti, “più grande e di difficile cavatura”, con grande fair play al momento della premiazione, coinvolgendo anche Emanuela Robaldo, dell’azienda Tartufaye.